Top Player, Albertini: Il riscatto
Il terzino del Catania conquista consensi ed applausi dopo prestazioni altalenanti
Ci vogliono attributi per gettare alle spalle una settimana come quella vissuta da Alessandro Albertini che tra mercato, Catanzaro e Andria ha raccolto più improperi che sorrisi, bocciature senza appello e piene di rabbia. Contro la Turris l'ex capitano della Virtus Francavilla ha dimostrato cosa vuol dire saper rispondere alle critiche e mettere gli errori dietro le spalle, utilizzando le uniche due armi in possesso: la corsa e la concentrazione. La sua spinta costante è stata al contempo una manna dal cielo per Baldini che ha potuto ammirare nuovamente il terzino intravisto con il Bari e poi scomparso nei precedenti centottanta minuti, e una disgrazia per Caneo che non è mai riuscito a mettergli la museruola.
Partiamo dal gol, un tocco delicato e ragionato che non è da classico terzino a testa bassa di Serie C, anzi… frutto dell'intesa con Moro e della voglia di riscattarsi dopo un anno e mezzo di difficoltà. Il preludio alla festa, però, si era avuto già con la sventola dai venticinque metri che aveva fatto tremare la traversa a Perina battuto. Tutto bene, tutto perfetto, e se in avanti comunque non era la prima volta che il terzino destro dimostrava le proprie qualità, è stato in difesa che finalmente si è esaltato.
Dal suo lato Tascone ha provato in tutti i modi a mettersi in luce, ma Albertini ha chiuso ogni varco con grinta e orgoglio, rimanendo attento per quasi tutta la partita. Unico neo il liscio sulla rete di Ghislandi, ma il retropassaggio da gestire non era sicuramente una palla agevole. Insomma Albertini si esalta e si riscatta, così come tutta la squadra, capace, lo ripetiamo ancora una volta, di poter vincere contro chiunque e di poter scivolare in tutti i modi. L'importante però è essere sempre concentrata e orgogliosa di indossare i colori rossazzurri