Fattore trasferta: Catania sprint
Anche lontano da casa, anche in campi forse più votati ad attività agrarie che sportive, l'essere Catania in D impone poca schizzinosità e tanta sostanza.
E applicarla per ben 7 volte su 11 dà contezza di quanto volume abbia la personalità dei rossazzurri in questo campionato: più del 63% di vittorie ottenute finora fuori dal Massimino. Ancor più nello specifico, 24 punti provenienti da, appunto, 7 successi, 3 pareggi e una sconfitta arrivata nel chiaroscuro dicembre scorso; nelle ultime tre trasferte, quelle del nuovo anno, le prestazioni sono diventate ancora più dirompenti rispetto a quelle del girone di andata: lo spiegano gli 8 gol fatti e l'unico subito a San Luca.
Il Catania formato 2023 si sta confermando diverso rispetto al girone di andata, nel non subire mai nell'arco dei 90' l'aggressività agonistica di chi si fa forte del fattore casa, con interpretazione e maturità non scontate per chi il primato non l'ha lasciato neppure per un secondo dall'inizio della stagione.
Certo, se ci si presenta a Vibo o San Luca con 800 o addirittura 1000 tifosi al seguito il concetto stesso di trasferta si ridimensiona quantomeno, ma il messaggio lanciato dalla squadra di Ferraro è forte, chiaro. La differenza di prestazione tra indoor e outdoor è sempre più sottile, quasi impercettibile se non risaltassero all'occhio le maglie bianche e il colore più marrone che verde del rettangolo di gioco.
Si viaggia spediti verso il superamento del record di 10 vittorie esterne stabilito dal Catania di Lucarelli in C, e verso un obiettivo più grande ma allo stesso tempo vicino, giornata dopo giornata.