Baiocco a Catanista: "le fondamenta del Catania sono solide. Laneri? Aveva fatto il mio nome per Maestri, poi..."
Ai microfoni di Catanista è intervenuto oggi Davide Baiocco per parlare del Catania e del futuro con il gruppo Pelligra. Nel corso dell'intervista l'ex capitano del Catania ha raccontato
“il Catania sta benissimo. Gioiamo per questo punteggio pieno, ma spero soprattutto che ci sia sempre equilibrio in futuro. Ho ascoltato bene il progetto del gruppo Pelligra e stiamo vedendo vedendo l'attuazione dei programmi. Sono contento che Catania abbia suscitato interesse a livello nazionale e internazionale, è bello che persone serie si siano accostate ai colori rossazzurri e che non si parli solo di prima squadra, perchè quello è solo l'apice di una piramide. Le fondamenta devono essere rappresentate da marketing, struttura, sviluppo del settore giovanile, sviluppo del brand a livello social, ecc… si sta ragionando con basi che fanno ben sperare per un futuro duraturo”
“Le insidie sono sempre dietro l'angolo, se una squadra è molto forte le insidie vengono solo da dentro. Non bisogna accontentarsi, approcciare sempre bene le partite e avere sempre fame. Quando trovi altre squadre che ti rispettano e giocano un calcio propositivo può diventare difficile. L'unica arma per le squadre avversarie sarebbe fare correre senza palla i giocatori del Catania, perchè quando ce l'hanno loro c'è poco da fare per chiunque"
“Laneri? Mi ha coinvolto in tanti progetti. Non parla tantissimo e questo è sia un pregio ma anche un difetto, forse, al giorno d'oggi. Con lui ho condiviso tante esperienze importanti, mi ha coinvolto in tanti progetti, anche quest'anno con il gruppo Maestri mi aveva chiamato Antonello, aveva fatto lui il mio nome per questo gruppo. Poi ha preso un'altra strada con il gruppo Pelligra e da lì non ci siamo più sentiti. Questa è una cosa che mi ha lasciato un po' di perplessità e quel punto interrogativo che non ti fa capire il perchè. Lo rispetto, gli voglio bene, è un'ottima persona e un grande professionista. Mi sono ripromesso che prima o poi capirò perchè non mi ha più richiamato, ma come ho detto tante volte quello che conta è il futuro del Catania a prescindere dalla presenza o meno di Baiocco”