Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Top Player: Catania...do you speak Inglese?

Scritto da Marco Massimino Cocuzza  | 

Catania has to learn english. I tifosi si stanno attrezzando: lo fanno con gli striscioni, ascoltando le conferenze di Pelligra. Faggiano…lo fa a modo suo, prendendo l'ultimo giorno di mercato un attaccante che Inglese ce l'ha nel cognome e nonostante la forma fisica da accrescere, ha messo la firma su una rete. L'ha fatto da subentrato, da substitute, anzi da “sub” perché agli anglosassoni piace abbreviare e semplificare: come semplice è la rete da attaccante, quello che annusa la porta, ne conosce perfettamente le dimensioni e neppure la guarda quando calcia. Stop in area, secondo controllo e tiro sotto l'incrocio, under the cross. 

Ma è stata solo questa la partita di Bobby English? Assolutamente no. Il suo ingresso in campo nel secondo è figlio della scelta di Toscano di mettere ancora più preoccupazione alla Juve, senza coprirsi, mettendo una punta al posto di un centrocampista: lui protegge subito due palloni importanti giocandoli poi in profondità, perché il tocco di palla non migliora con la condizione fisica, c'è o non c'è. E sembra esserci infatti. Poi il numero 9 gira di prima intensione al volo un assist di tacco di Lunetta, fuori ma con deviazione decisiva. La prestazione di Inglese ha dato l'impressione di poter dare una grossa mano ad una squadra già solida, perché ha esperienza, buona tecnica sia di sinistro che di destro e lettura tattica del match. In attesa che l'ex Chievo si avvicini al 100%, Toscano sa di poter contare su un Lunetta che dove si mette per ora suona, ma di avere una prospettiva offensiva importante che faccia la differenza. Anzi, un gamechanger.