Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Sei gare alla fine, sei gare per ritrovare fiducia

Questo strano, insensato campionato che sembra essere incominciato ieri, ormai è giunto quasi alla sua conclusione, visto che a partire da domenica prossima il Catania avrà le ultime 6 gare a disposizione per capire che senso dare ai possibili play off. Uno sprint lanciato dalla vittoria contro l'Avellino che ha lasciato un sapore dolce in una bocca troppo spesso nauseata da prestazioni incolore e alti e bassi sconfortanti, e che può far ben sperare soprattutto in previsione delle prossime gare da dividere in due lotti da tre. Il primo trittico è quello sulla carta più agevole e che potrebbe garantire quella fiducia ed autostima utili per lavorare nel migliore dei modi seguendo gli stimoli del nuovo mister. Prima la trasferta contro la Cavese (27 marzo), poi le due sfide al Massimino con Viterbese (3 aprile) e Potenza (11 aprile). Un'occasione unica per Baldini che potrebbe mettere a segno un filotto di cruciale importanza per intraprendere un nuovo percorso dopo quello interrotto bruscamente sotto la guida di Raffaele. La fiducia che potrebbe essere generata da queste tre partite si scontrerebbe poi con le ultime tre gare, sicuramente più toste, con il Catanzaro al Ceravolo (14 aprile), la Casertana in casa (18 aprile) ed infine la trasferta di Foggia (25 aprile). Un finale per certi versi complicato, ed è per questo motivo che il vero Catania di Baldini sarà quello che si vedrà a partire dal match di Catanzaro, contro una pari grado e su un campo esterno di tutto rispetto. Per adesso si è visto solo un Catania baldiniano in fase embrionale, con tanti pregi e qualche difetto difensivo, ma bisognerà valutarlo nuovamente soprattutto contro squadre chiuse e senza gli spazi concessi dall'Avellino. Insomma sei gare per capire quali potranno essere i margini di crescita in vista degli spareggi, e per capire quale sarà il reale obiettivo finale di una stagione altalenante e basata sull'attesa.