Editoriale: Espugnata la Reggia
Si può dire di tutto sul calcio: analizzare mercato, tattica e qualità dei singoli; studiare numeri e precedenti, ma alla fine la Serie C rimane sempre la Serie C. E Toscano lo sa bene. Il Catania visto a Caserta non sarà stato spumeggiante e divertente, ma è stato esattamente ciò che doveva essere sulla falsariga dell'"insistere" di cui aveva parlato il tecnico etneo in conferenza stampa. Se iniziamo ad unire i puntini, probabilmente possiamo intuire sempre di più il pensiero di Toscano che dicendo di “non voler pensare al risultato”, in realtà pensa proprio ad esso nella misura del non voler perdere, camuffandolo sottoforma di equilibrio e determinazione che comunque sono fondamentali per non soccombere. Quando Toscano parla di approccio non vuol dire di aggredire all’arma bianca l'avversario, ma crederci fino alla fine ed essere cinici quando si presentano le occasioni, trascinando con l’impegno e la grinta.
Il valore aggiunto di questo avvio di campionato è sicuramente il suo tecnico e la sua conoscenza del campionato e di come affrontarlo. Un dinamico pragmatismo impreziosito dal coraggio espresso a Caserta dal cambio non conservativo di Jimenez, figlio di una capacità di percepire i momenti della partita. In tutto ciò bisogna sottolineare un aspetto negativo e cioè il secondo gol subito su un rilancio innocuo dalla difesa (era successo già con il Giugliano); e diverse note che invece fanno sorridere. Ancora una volta, proprio come a Giugliano, il Catania ha saputo reagire; ancora una volta il Catania ha segnato con giocatori diversi arrivando a quota 9 marcatori; tatticamente il primo ed il secondo gol sono arrivati da esterno a esterno (più o meno Jimenez) con il fattore Anastasio assistman di lusso; ed infine la rete scacciapensieri di Inglese.
La reggia espugnata vale molto più dei già importanti tre punti. La classifica dice che i rossazzurri sono al quarto posto con 15 lunghezze, ma soprattutto che hanno perso solo una volta in otto giornate, che hanno messo a referto due vittorie consecutive e che possono guardare con estrema fiducia al calendario di ottobre. Adesso toccherà all'Altamura al Massimino, poi al Foggia in trasferta, per poi chiudere con Latina in casa e Turris fuori. Inutile dire che fare proiezioni è rischioso, che non si deve sottovalutare nessun impegno e che ogni partita riserva incognite pericolose, però, sorvolando le classiche precauzioni, è un percorso oggettivamente molto stuzzicante. Servirà adesso trovare il famoso equilibrio fra umiltà (e dunque fame) e consapevolezza della propria forza, un obiettivo non facile da raggiungere ma che Toscano ha già dimostrato di saper ottenere nelle cavalcate degli scorsi anni. Quindi…