Face to Face, Lucarelli vs Caneo: tutti dallo psicologo. L'avversario ideale o il peggior incubo
La sfida del Massimino vedrà protagoniste due squadre in difficoltà mentale e con caratteristiche diverse
La sfida fra Catania e Turris sarà più che altro una seduta di 90 minuti da uno psicologo vista la condizione mentale di due formazioni in preda ad una crisi nera. Ovviamente le ambizioni di inizio anno non erano le medesime, ma l'inizio folgorante dei campani con tre vittorie ed una pareggio aveva fatto pensare ad una stagione sicuramente diversa rispetto alla serie di 8 sconfitte ed una sola vittoria maturate successivamente. Le difficoltà della squadra di Caneo derivano da una difesa estremamente perforabile, con 26 gol al passivo e il peggior rendimento generale di un reparto che non ha mai mantenuto la rete inviolata. Di contro l'attacco segna e si è piazzato al terzo posto della speciale graduatoria (20 gol), ma nelle ultime tre partite è rimasto a secco, determinando le tre sconfitte per 1-0.
Una gara più mentale che fisica e tecnica, dunque, quella che si prospetta sabato pomeriggio al Massimino, per un Catania che potrebbe avere di fronte l'avversario ideale come il peggior incubo. Sì perchè Caneo difficilmente abdicherà al suo credo: un 4-3-3 molto offensivo e desideroso di fare la partita; aspetto che potrebbe mettere in difficoltà gli etnei, come invece rappresentare la situazione più conveniente per Chiricò e compagni, capaci di colpire negli spazi come avvenuto contro il Picerno. Molto dipenderà da chi prenderà il pallino del gioco ed in che modo, visto che il primo errore e la prima spallata potrebbero essere già determinanti.
Il dubbio principale riguarda comunque il Catania e quali saranno le scelte di un Lucarelli che difficilmente rivoluzionerà l'undici di partenza, ma potrebbe già riservare qualche novità interessante. Tutti dallo psicologo dunque, compresi i tifosi del Massimino che dopo gli alti e bassi degli ultimi anni e la delusione di questo inizio di stagione dovranno capire bene come gestire la frustrazione. Almeno fino a Natale.