Poule Scudetto: vincere per diventare campioni d'Italia tra i dilettanti
Lo sguardo rivolto al futuro, che in senso molto prossimo significa Sorrento: inutile parlare di quanto successo a Trapani, di una partita dal sapore di ultimo giorno di scuola e poco altro. Può al massimo servire in leggerissima proporzione come trampolino per balzare sulla Polule Scudetto, come magari è servita l’uscita dalla coppa mesi addietro, all’alba del campionato.
Il torneo che inizierà questa domenica, rappresenta l’unica occasione per il Catania stracampione del girone I di potersi definire squadra tra i dilettanti più forte d’Italia. Se non altro perché vincere un ulteriore trofeo sarebbe l’ultima ciliegina su una torta a cinque piani con panna e crema pasticciera da leccarsi i baffi da un lato, e un piccolo peccato non aggiungerla vista la caratura di un gruppo capace di lasciare la categoria con numeri extraterrestri, dall'altro.
Domenica se vogliamo sarà anche un mini anticipo della sfida che troverà il Catania nel prossimo anno, dovendo affrontare nel primo girone realtà comunque vincitrici dei rispettivi gironi e prossime al professionismo al pari degli etnei. Andando avanti nel torneo inoltre la sfida sarà contro squadre del nord e dunque appartenenti a contesti differenti da quelli fronteggiati finora: in altre parole, un ulteriore banco di prova perfetto, per la dirigenza, adatto a testare diversi aspetti in vista della sfida chiamata Serie C. Infine, una coppa di fine stagione rappresenta un’ultima opportunità per chi ha giocato meno a causa di scelte tecniche o problemi fisici, ma desidera dare un senso vero dal punto di vista individuale, ad una stagione vissuta in chiaroscuro.