Nesima, Massimino e Torre del Grifo: serve accelerare... ecco le situazioni
Partiamo da un concetto reale e concreto considerando dentro tutte le lungaggini burocratiche e i ritardi: da cinque mesi il Catania continua ad allenarsi a Ragalna quando dovrebbe già essere a Nesima e i lavori dello stadio Angelo Massimino non sono ancora cominciati. Questa è una situazione che ricade su un club che di contro invece ha mostrato concreti investimenti e che fa gioco forza di necessità virtù, confrontandosi con dirigenti ed ex amministratori comunali per sollecitare alla risoluzione della fantomatica burocrazia.
Proviamo, secondo quanto raccolto dalla redazione di Catanista, a dare ulteriori spiegazioni:
NESIMA : si attende il via verso la chiusura del bando di esternalizzazione che, gioco forza, tra dieci giorni, così ci è stato detto, vedrà la luce. Bando aperto a tutti ma che oggettivamente vede il Catania di Pelligra in pole position. Catania che però, in linea poi con le migliorie che la società aggiudicataria dovrà fare per rendere tutto funzionale, lascerà Ragalna verosimilmente nel 2023
MASSIMINO: dalle conferenze stampa ai tempi di Tacopina sul rimodernamento dello stadio all'assegnazione dei lavori è passato più di un anno. Dalle chiavi donate alla ditta che ha vinto il bando ancora nemmeno l'ombra di inizio dei lavori. Di questo sicuramente se ne occuperà chi di dovere, ma appare stucchevole che la ditta stessa presenti solo ora il documento fideiussorio di garanzia.
Lavori già coperti dai finanziamenti europei e scovati dalla sagacia, qui l'applauso è d'obbligo, dall'allora Assessore allo Sport Parisi. Le risposte adesso dovrebbero arrivare dalla ditta che tra dieci giorni, così ancora ci è stato detto dalle stanze dei bottoni, dovrebbe cominciare finalmente i lavori. Questa pachidermica attesa, forse specchio del nostro simbolo di città, non mette per fortuna a repentaglio la solidità dei fondi stanziati che hanno durata fino al 2026 e i lavori secondo il bando dovrebbero terminare entro e non oltre 465 giorni. Lavori che prevedranno da qui a maggio: rifacimento delle recinzioni e parti in ferro nei vari settori dello stadio, seggiolini, maxischermo, tunnel che da via Ferrante aporti collega con il campo, spogliatoi, e altri interventi sulle tribune compresi i bagni.
Torre del Grifo? Il Catania con i suoi legati pare abbia chiesto lumi e numeri. E' sinceramente imbarazzante il silenzio sulla vicenda compresi i procedimenti su di essa. Risposte da consegnare, prospettiva, numeri ma ci torneremo nei prossimi giorni.
Non servono insomma ritardi e silenzi se davanti a te hai una società o un gruppo come Pelligra che vuole correre e vuole regalare prospettive diverse a questa città. Il buio non deve in maniera spettrale abituare la visione di una città spenta, ma bisogna continuare a pretendere e gridare i disagi per rendere e trovare sempre più “Pelligra” in vari settori, assistiti però dal dinamismo e non dalla becera e rallentata macchina burocratica oggi per di più senza timone di questa città