A suon di gol
Analizzando le statistiche offerte dalle ultime quattro uscite del Catania, viene subito in evidenza il cambio di passo sotto il profilo realizzativo: ben 11 le marcature, per una media di assoluto rispetto di 2.75 reti a partita. Un dato importante, che sottolinea ancora una volta la minuziosa attenzione riservata da mister Baldini per la fase offensiva. Dato che appare ancor più rilevante se messo a confronto con quanto fatto sotto la gestione del predecessore Raffaele: 34 i gol segnati in 29 partite, per una media, sensibilmente più bassa, di 1.17 gol a partita. Il recupero di un giocatore come Di Piazza, fin qui, a dire il vero, scarsamente utilizzato da entrambi gli allenatori succedutisi sulla panchina etnea, potrà sicuramente contribuire a consolidare ulteriormente questa tendenza: l'attaccante ex-Catanzaro è in grado di garantire maggiore pericolosità sotto porta e aggressione degli spazi rispetto a un corazziere come Sarao, più propenso a lottare spalle alla porta che alla finalizzazione delle azioni offensive. Un vero e proprio "killer-instinct" quello di Matteo Di Piazza, non particolarmente partecipe alla manovra corale ma in grado di tradurre in gol due palloni sporchi capitatigli sui piedi. Tutto grasso che cola per Baldini, che potrà giovare delle diverse caratteristiche delle sue punte anche in relazione alle caratteristiche dal match, senza dimenticare l'esperienza di Reginaldo, apparso in crescita contro la Viterbese.
Indubbiamente, il tecnico di Massa ha lavorato molto sulla testa dei giocatori per configurare un approccio aggressivo alla gara fin dai primi minuti: la parola d’ordine è non subire mai l'avversario, ma scendere in campo con il chiaro intento di imporre il proprio gioco, chiunque ci si trovi di fronte. Anche questo imprinting ha subito dato i suoi frutti: solo una volta il Catania di Baldini è passato in svantaggio, e quella volta che lo ha fatto, contro il Potenza, non si è disunito ma ha continuato a proporre gioco, riuscendo prontamente a riportare la gara sui giusti binari. Anche quest'ultimo aspetto si pone in netta controtendenza rispetto a quanto visto durante la parentesi Raffaele, con la squadra che spesso adottava un approccio molle e remissivo durante il primo tempo, il più delle volte passando in svantaggio, per poi cercare il cambio di passo solamente nella seconda frazione.
I margini di crescita sono ancora ampi, soprattutto per quanto riguarda la fase difensiva, con il rientro di Tommaso Silvestri che potrà sicuramente portare benefici importanti in termini di solidità della linea difensiva. Quel che è certo, è che la trasferta di domani contro il Catanzaro rappresenta un banco di prova importante per capire una volta per tutte quali potranno essere le reali ambizioni dell'Elefante ai playoff.