Le pagelle di Sancataldese-Catania: Lodi braccato, Forchignone meglio di Sarno. A centrocampo...
Le valutazioni in merito a Sancataldese - Catania
Non certo una domenica facile quella dei rossazzurri, stoppati per la terza trasferta di fila, 1-1 il risultato, da una Sancataldese forse più interessata a sollevare polemiche che a giocare a calcio. Al gol di Zerbo, si tratta del primo svantaggio della stagione del Catania, risponde Somma su mischia originata da calcio d'angolo. La manovra ha prodotto però poco, imbrigliata in un centrocampo colpito dall'agonismo verdegranata. Di seguito le valutazioni della nostra redazione:
Bethers 6
Subisce la rete al 8' e non può fare nulla. Per il resto quasi inoperoso.
Rapisarda 5.5
Conferma di non vivere proprio un grandissimo momento. Gestisce malissimo, a freddo, il pallone che perde e causa il primo svantaggio rossazzurro della stagione. Scambia poco con Sarno e arriva al cross anche meno, però mette lo zampino nel gol del pari rossazzurri colpendo la traversa su schema. Ha altre due occasioni di testa, non le sfrutta.
Somma 6.5
Ottimo ritorno dopo tre partite in panchina Lasciando stare il "gollonzo" su mischione in area, non fa mai passare gli attaccanti avversari e mostra sicurezza su ogni palla giocata e/o difesa
Lorenzini 6
Come il collega di reparto soffre poco, tenta a volte il cambio di gioco con il suo sinistro
Castellini 6
Ferraro torna l'under in avanti e quindi c'è bisogno che lui faccia il terzino sinistro, con compiti chiaramente più difensivi. Senza infamia e senza lode.
Rizzo 5.5
Non sembra al top della condizione, ne fruttano alcuni appoggi semplici sbagliati e una leggera sofferenza quando la Sancataldese aggredisce con cattiveria il possesso rossazzurro. Nella ripresa va al centro della difesa e amministra un pizzico meglio.
Lodi 5.5
Gioca praticamente solo un tempo, toccando pochissimi palloni, sette, e ne verticalizza tre. Soffre insomma la marcatura di Zerbo, peraltro in un campo piccolo che lo sfavorisce anche di più. Da suo calcio d'angolo nasce il pareggio, ma il problema è che il Catania non si procura mai falli dal limite e neanche da posizioni avanzate defilate, il che inficia sulla sua utilità in campo.
Vitale 5.5
Può fare molto di più, sia fisicamente che tecnicamente. Zero inserimenti in area avversaria e poca partecipazione le poche volte in cui i rossazzurri conquistano palla in mezzo al campo. Però è anche vero che non ha mai saltato una partita e la lucidità a volte può venire meno.
Forchignone 6
È il più positivo di quelli che Ferraro sceglie in attacco, grazie ad incursioni perlomeno pericolose per i padroni di casa. Arriva al cross da fondo, si procura qualche punizione e soprattutto l'angolo da cui il Catania pareggia i conti.
Sarno 5
Un mancino come il suo deve toccare molti ma molti più palloni e renderli giocabili per gli avversari, invece non arriva mai al cross e non riesce a servire Rapisarda sull'out di destra. Nella ripresa capendo che sull'esterno ha vita difficile tende ad accentrarsi di più, anche entrando in area, ma la musica non cambia e Ferraro lo fa uscire.
Sarao 5.5
Domenica difficile, considerando una Sancataldese più concentrata a sollevare polemiche che a giocare a calcio. Protegge bene qualche pallone, non ne riceve mezzo in cambio che possa girare a rete.
SUBENTRATI
Chiarella 6
È entrato bello pimpante, ma è costretto a cercare il cross dalla trequarti, lì dove la Sancataldese praticamente viene invitata a nozze. È comunque un ritorno che al Catania serve, tanto.
Jefferson 6.5
Fa il suo lavoro giocando più palloni di Sarao, anche perché gode di più spazio, ma anche lui: 0 occasioni pulite per far male.
Giovinco 5.5
Entra a partita in corso dopo un po' di tempo ma era probabilmente la partita più sbagliata per svoltare la sua stagione. Entra per Forchignone e si posiziona al centro, dietro Jefferson. Non trova l'imbucata centrale per un compagno, forse innervosito dal match.
Palermo 5.5
C'era bisogno dei suoi strappi di velocità a centrocampo, ma si vede pochino in una partita che si appiattisce con il passare dei minuti. Non si sente l'intensità che doveva dare alla squadra.