Editoriale: 'sliding doors'. Si decide il futuro del Catania...
Ci sono partite, giornate all'interno di una stagione che rappresentano dei veri e propri 'sliding doors', momenti cruciali in cui si può decidere più o meno consapevolmente di fare un passo piuttosto che un altro, che determina poi una serie di eventi che proiettano verso un futuro possibile escludendo tutti gli altri. Ecco una fredda domenica di metà dicembre vissuta tra Viterbo e Torre del Grifo potrebbe proprio essere uno di quei casi di cambiamento radicale verso una direzione. Il Catania ha vinto al novantesimo una partita che si era messa in salita, e lo ha fatto dimostrando di crederci fino all'ultimo, di volerlo a tutti i costi questo trionfo, di essere un gruppo unito che verrà certamente cementato proprio dal modo in cui è arrivato il successo, all'ultimo secondo in un'esplosione di gioia ed ansia allo stesso tempo. Sensazioni ed emozioni che impastate con l'entusiasmo di una classifica scalata possono diventare davvero un cemento molto resistente e da sfruttare nel migliore dei modi da mister Raffaele in vista del girone di ritorno.
Dall'altro lato un altro futuro prendeva corpo, quello a stelle e strisce. La visita di Tacopina insieme a Largotta ha rappresentato un nodo cruciale, cementato ieri non più da un gol, ma dall'incontro col primo cittadino di Catania, un atto consueto davanti ad un investitore (ironia della sorte il 12 dicembre dello scorso anno si svolse l'incontro con Follieri) ma stavolta con una valenza sicuramente diversa. Le parole di Pogliese ("al 90% l'operazione si chiuderà") ed i rapporti fra Nicolosi e Tacopina, oltre all'arrivo previsto per giovedì dell'avvocato Arena fanno pensare che la trattativa sia ormai in via di definizione e che il 2021 possa iniziare con una nuova pagina per i colori rossazzurri, mettendo fine al passato ed al periodo di transizione, impostando un progetto con punti di riferimento ed una programmazione per il medio-lungo periodo. Un futuro che però non esclude una parte del presente, visto che oltre a Nicolosi, altre figure della Sigi, in un modo o in un altro, potrebbero ancora orbitare nell'universo Catania.
Una giornata da segnare con un circoletto rosso durante la quale, tra le altre cose, è andata in scena la consacrazione di Pecorino e la celebrazione del 'neonato' Piccolo. Il primo è andato a segno per la quinta volta in stagione dimostrando regolarità e presenza anche nei momenti più complicati (i gol sarebbero stati sei se non fosse stato fischiato il rigore senza applicare il vantaggio); il secondo è una dolce scoperta che ha rispettato le attese dimostrando tecnica, personalità e una consapevolezza degna di altra categoria. La notizia più bella riguarda però le condizioni fisiche dell'ex Cremonese, rimasto in campo per 90 minuti e determinate soprattutto nel finale. Insomma sorrisi e classifica sempre più rosea visto che al netto della penalizzazione gli etnei sarebbero quarti insieme al Catanzaro, reduci da 6 risultati utili consecutivi di cui 4 vittorie, e con l'obiettivo dichiarato di puntare al terzo posto per la fine dell'anno, con Potenza e Catanzaro come ultime occasioni per strappare punti pesanti. Adesso non resta che aspettare e capire se lo 'sliding doors' sarà effettivo, reale e concretizzerà quel futuro, per adesso, solamente fantasticato.