Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Top Player, Martinez: i valori dentro e fuori dal campo

Il Catania vince a Francavilla e le copertine sono dedicate al gol di Sarao, ma in realtà c'è un uomo su tutti che merita gli onori della cronaca per i valori espressi in campo ma soprattutto fuori dal rettangolo verde. Miguel Angel Martinez è la prova che la pazienza e la perseveranza vengono premiate, e che se si semina bene alla fine si raccolgono quei risultati inseguiti e sognati per quattro lunghi anni di panchina.

Chissà quante volte Miguel avrà sentito la frase "ma che ci fai in panchina? Perché non vai a giocare altrove?" e chissà quante volte avrà risposto: "il mio momento arriverà...". Ecco adesso è giunto. Dopo l'ottima prestazione di Lentini, a Francavilla l'estremo difensore si è superato, non solo o non soltanto per quell'intervento di puro istinto ad inizio gara, ma per la serenità, presenza e pulizia evidenziate ogni volta che è stato chiamato in causa. Una conferma importante ed un'inviolabilità che dura da oltre 270 minuti, ma se contro il Monopoli il merito era stato soprattutto dell'imperforabile linea a tre, nelle ultime due gara è stato proprio lo spagnolo ad ergere un muro invalicabile.

Perfetto e coraggioso nelle uscite, esplosivo sui tentativi ravvicinati, quasi come se tutta l'energia compressa negli anni adesso si stia sprigionando ed stia esplodendo in interventi di puro istinto e reattività. Migliore in campo senza dubbio, ma esempio anche fuori dal campo di chi ha puntato su se stesso e sulla fiducia nei propri mezzi, sapendo aspettare e ingoiare bocconi amari. Adesso è il tempo di dimostrare Miguel, è il tempo di far capire perché ne è valsa la pena.