Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Il Catania sa anche reagire, non era mai successo

Esultanza

Il Catania è di Lucarelli, no, non abbiamo aggiunto erroneamente il verbo essere ma è stato fatto di proposito per sottolineare come la squadra sia totalmente in mano al suo tecnico che anche in Coppa ha aggiunto un tassello al suo processo di cambiamento. Dopo il Catania più prolifico su palla inattiva; dopo il Catania più pragmatico di Giugliano; dopo i gol nel finale di partita; con il Crotone è successo ciò che non ti aspetti e cioè un Catania capace di reagire dopo lo svantaggio, una dote mentale più che tecnica o fisica che mai era stata evidenziata in stagione. 

Nelle sette circostanze precedenti in cui gli etnei erano andati sotto avevano portato a casa appena un punto, al Massimino contro il Latina, poi solo sconfitte, e perdipiù deprimenti e senza appello. Mercoledì scorso Silvestri e compagni hanno dimostrato una tempra totalmente diversa, non tanto nel recuperare la rete di Tribuzzi, quanto nel riuscire a reagire al primo e al secondo nuovo vantaggio degli ospiti, arrivati immediatamente le momentanee rete del pari di De Luca e Dubickas. Una qualunque squadra, anche non per forza in crisi di risultati, sarebbe crollata, ma non il Catania, perchè Lucarelli è riuscito a toccare anche un'altra corda, quella più profonda, quella dell'anima.

Un percorso catartico quello compiuto dai rossazzurri che hanno dovuto vivere momenti bui per poi reagire e strappare la qualificazione, lo stesso cammino che più in generale sta cercando di compiere in una stagione iniziata in maniera un po' tracotante, poi deprimente, e adesso lentamente in ripresa. Insomma tutto gira secondo i piani del tecnico livornese, forse anche più del previsto, ma il bello del calcio è proprio questo, perchè anche i lucarelliani più convinti mai avrebbero pensato di poter assistere ad un tale impatto. Attenzione adesso alla Virtus Francavilla perchè le insidie sono dietro l'angolo, ma l'importante è saperle riconoscere in anticipo.