Editoriale: “Senza rivali”
17 punti di vantaggio ed un traguardo sempre più vicino
Tutta una settimana spesa da appassionati e addetti ai lavori a parlare della gara di Locri come di uno scontro al vertice, di una sfida importante, di una gara decisiva… e poi dopo cinque minuti di gioco la sensazione che la partita fosse già finita. Il Catania vince, ancora una volta, sempre con veemenza, con la solita personalità e con la fluidità e la scioltezza dimostrate dall'inizio del 2023, lasciando agli avversari nemmeno le briciole. La realtà dei fatti, però, è che non esiste una contendente del Catania, che lo scontro al vertice ad inizio anno poteva sembrare con la Vibonese, poi con il Lamezia, oggi con il Locri e forse domani con il Sant'Agata, ma effettivamente non c’è mai esistito e mai esisterà. Non c'è una rivale degli etnei, non lo poteva essere un buon Locri e già il primo tempo aveva confermato questo concetto, perchè l'unico confronto il Catania lo ha con se stesso. E non ha mai fallito.
Oggi la scaramanzia del mister è messa a dura prova, ma quanto è bello per i tifosi rossazzurro quel 17 che campeggia ovunque e che rappresenta perfettamente lo strapotere del Catania. Quasi 20 punti di vantaggio sulla seconda sono un bottino che difficilmente verrà racimolato in futuro, e dunque è giusto godere del momento, della forza inestimabile della squadra e della facilità estrema con cui Lodi e compagni strappano applausi dagli avversari. Quello di domenica, come abbiamo detto, non era una scontro diretto e un’eventuale sconfitta non avrebbe cambiato lo spartito, ma rifilare 4 reti in trasferta ad una squadra molto in forma è stato semplicemente impressionante.
Poco da dire sulla partita, perché in realtà non c’è mai stata. Il Catania ormai ha un assetto collaudato, ha un Rizzo tuttofare, un Rapisarda che gioca (bene) dove vuole; un Chiarella e un De Luca prolifici e determinati; un Lodi vecchio stampo e due centrali solidi come il quarzo. Adesso la matematica dice che mancano 13 punti, forse la realtà potrebbe prevederne anche di meno, ma poco importa. Questo campionato è stato un rapido countdown verso la gloria, e adesso che la mezzanotte è sempre più vicina non c’è il buio all’orizzonte, ma una luce accecante che riflette su Nesima, sul Massimino, sulla ricerca di altri terreni per un centro sportivo ed è generata dall’entusiasmo di Pelligra. All’orizzonte c’è davvero l’inizio di una nuova era, ed il primo passetto è già stato fatto.