Editoriale: no allarmismi, sì riflessioni
Senza ritmo ed episodi, anche il Catania si ferma
Lo dico subito per evitare ogni tipo di fraintendimento: il pari di Cittanova non deve creare allarmismi, produrre tragedie sportive o ansie immotivate. Il primo mezzo passo falso stagionale del Catania non altera gli equilibri del campionato, non rende più esiguo il vantaggio sulla seconda e non rappresenta un campanello d'allarme per l'obiettivo finale. Detto ciò non è lesa maestà affermare che il Catania non è sceso in campo come avrebbe dovuto e soprattutto nel primo tempo non ha mostrato quell'ardore agonistico richiesto dal tecnico in conferenza stampa. I due aspetti della stessa medaglia convivono perchè non si deve solo guardare il risultato ma anche la prestazione, e quella di domenica non è stata soddisfacente, così come anche altre, poi però edulcorate dalla vittoria finale.
Un concetto è emerso chiaramente dalle ultime due gare: se giochi sottoritmo rispetto agli avversari fai fatica, sia che ci sia molta qualità come nel caso del Sant'Agata, sia che la caratteristica principale sia l'energia, vedi Cittanova. Dopo i complimenti spesi nei confronti del Sant'Agata, tutti si aspettavano una prestazione altisonante per rimarcare quale fosse la caratura e la forza della prima della classe, ma alla fine, in realtà il Catania ha nuovamente dato vita ad un approccio di gara un po' molle, senza il giusto ritmo e privo di intensità. Mister Ferraro aveva chiesto di vincere i duelli, di fare girare velocemente la palla e di non commettere gli errori di impostazione visti al Massimino sette giorni fa. Beh nel primo tempo non è successo niente di tutto ciò, e nella ripresa la frenesia e la voglia di risolverla, anche da soli, hanno creato solamente confusione.
Adesso toccherà proprio a Ferraro capire il perchè di due partite consecutive al di sotto delle sue aspettative, soprattutto se quel “vedo troppo entusiasmo” dichiarato dal tecnico prima del Sant'Agata era un messaggio premonitore. Aveva visto qualcosa mentalmente da risolvere o la mancanza della giusta intensità è solo dettata dal momento non brillante dei rossazzurri? Tutte valutazioni che devono essere fatte, non perchè sia a rischio la vittoria finale, ma perchè la mentalità della nuova società è chiaramente quella di alzare sempre l'asticella.
Repetita iuvant: non creiamo allarmismi, anche perchè in dieci giornate il Catania non ha sempre giocato in maniera sfavillante. Con Locri, Mariglianese, Licata, Sant'Agata sono arrivate prestazioni non così distanti rispetto a quella di Cittanova, con una enorme differenza: l'episodio che ha sbloccato il parziale, prodotto o dalla giocata del singolo o dal calcio piazzato o dai limiti avversari. Nell'ultima gara non è successo, ma come non era un dramma prima, non deve esserlo oggi. Bisogna solamente sia migliorare sul piano della fluidità di gioco ricercando il Catania di Paternò, sia ritrovare la giusta intensità, le vittorie torneranno immediatamente.