Massimino: da fattore a palcoscenico di punti persi
Il fattore Massimino non può trasformarsi in un tabù perché i tempi del lucarelliano “bingo” sono distanti anni luce e la pressione della piazza non è neanche lontanamente paragonabile a quella degli anni precedenti a Pelligra. Il dato statistico, però, urla con evidenza che i rossazzurri faticano maledettamente tra le mura amiche dove hanno raccolto appena 4 punti in 4 giornate, conquistando appena una vittoria.
Un ruolino maledettamente scarno per una squadra vogliosa di occupare i piani alti della classifica, e che va di pari passo con quello legato alla sterilità offensiva. Il Catania non ha trovato la via della rete contro Crotone e Foggia, mentre con il Picerno ha segnato grazie a due ripartenze e con il Latina il pari è arrivato tramite un assolo di Marsura. Poco rispetto alla mole di possesso palla e di supremazia territoriale, ma contro mto attente dietro gli etnei fanno fatica.
Il Catania soffre in casa dunque ma ciò non deve diventare un tabù fonte di ansia. È vero che gli episodi non aiutano e per ben tre volte su quattro Curado e compagni sono passati in svantaggio, ma servirà maggiore cinismo e determinazione per riproporre quell’approccio visto con il Crotone che così bene aveva impressionato pubblico e addetti ai lavori.