Editoriale: "Ctrl+C - Ctrl+V e il Catania vola"
Copia/incolla di gol e di avvio di girone
Vi ricordate “È già ieri”, il film in cui Antonio Albanese riviveva costantemente lo stesso giorno in un'isola piena di cicogne? Ecco, tralasciando le cicogne, questa è la stessa sensazione che ha vissuto, e sta vivendo, ogni tifoso rossazzurro, sia in occasione dei primi due gol che hanno steso il Licata, sia nell'intero campionato. Una semplice pressione su Ctrl+C e Ctrl+V ed il gioco è fatto, in tre minuti i rossazzurri hanno dato vita ad un copia/incolla devastante che ha portato alle reti praticamente identiche di Sarao e Vitale e soprattutto alla perdita di lucidità per gli ospiti. Game, set and match (Australian Open docet) e partita quasi già finita, perchè questo Catania è dominante e anche la reazione, lodevole nonostante tutto, del Licata alla lunga si è infranta sull'invalicabile muro rossazzurro.
In realtà il copia/incolla, però non è stato applicato solo alle due reti di domenica, ma è utilizzato in diversi aspetti della stagione. L'inizio del girone di ritorno, per esempio, sembra esattamente sulla falsariga di quello d'andata che consacrò la bontà delle idee estive e mise la prima pietra sul campionato; queste prime fasi del 2023 sembrano poter essere la pietra tombale. Aggressività, gamba e sfruttamento degli episodi sembrano gli stessi dei primi mesi di campionato, abbinati ad una rinnovata fame e ad un sorriso che ha infranto il loop con cui si era concluso l'anno solare.
Un altro remake del filotto di inizio campionato riguarda la capacità di sbloccare le partite nei primi minuti, e per di più su calcio piazzato. Nelle ultime tre gare Lodi e compagni hanno aperto le marcature rispettivamente al 20' (Ragusa) al 2' (San Luca) e al 5' (Licata), e in due delle tre occasioni il gol è arrivato su piazzato. Vi ricorda qualcosa? Ad inizio anno il Catania segnò all'8' (Ragusa); 15' (San Luca); 22' (Licata) e 4' (Vibonese), e anche in quel caso tre reti su quattro arrivarono da palla inattiva. Insomma conoscere il passato per vivere bene il presente, un presente che lancia il Catania a più 14 sulle inseguitrici.
Tutto secondo i piani, tutto apparentemente semplice, perché la superiorità degli etnei permette di avere solamente Boccia come difensore in panchina; di adattare gli attaccanti in vari ruoli e di gestire e accelerare nei 90 minuti a proprio piacimento. Il Catania sembra essere tornato totalmente padrone delle partite, così come è tornata prepotente la sensazione di invincibilità, ma ciò è dipeso dall'approccio umile e deciso con cui si è ripartiti dopo la sosta; il tutto sostenuto da una ritrovata freschezza atletica. Le altre stanno perdendo la speranza, Rizzo e compagni devono continuare a nutrirsi dell'altrui debolezza, col sorriso e rispetto, ma soprattutto con la cattiveria di chi vuole annichilire un campionato che è troppo stretto per Catania.