Editoriale: Segnali Positivi
Se la gara contro il Benevento poteva essere considerata come un ottimo esordio casalingo figlio dell'entusiasmo e dell'intensità, quella contro la Juventus Next Gen è la vittoria dei segnali positivi arrivati da tutte le angolazioni possibili. Il primo segnale recepito è stato quello legato all'autorevolezza con cui il Catania ha occupato il campo, senza mai perdere le distanze e sapendo in ogni momento del match cosa fare e come farlo. Altro aspetto confortante è arrivato dal saldo fra gol fatti e subiti. I rossazzurri hanno “quasi” mantenuto per la terza volta la rete inviolata (il gol di Gyan è stata una perla estemporanea), riuscendo dall'altro canto a siglare tre reti su sviluppi di calcio piazzato, una qualità che può ritornare molto utile durante il campionato, e mandando a segno quattro giocatori diversi in tre partite. Infine le ultime due note positive: il gol di Inglese, fondamentale non solo per il risultato ma anche individualmente; la conferma delle prestazioni positive di Sturaro, e l'assorbimento senza problemi dell'infortunio di Di Tacchio.
️STEP - Tutti questi segnali non possono passare inosservati e devono rappresentare non il punto di arrivo, ma il punto di partenza di un lavoro costante da parte dello staff tecnico. Mimmo Toscano lo sa, ed è per questo motivo che parla sempre di potenziale, crescita e concentrazione, perchè gli step devono essere costanti, ed aiutati dai risultati positivi. Ah il Catania ha ottenuto due vittorie consecutive, per molte squadre blasonate probabilmente una quisquilia, non per una squadra reduce da tutto ciò che è successo la scorsa stagione.
TATTICAMENTE - Altro giro e altra partita preparata perfettamente da Mimmo Toscano che è andato a nozze nel confronto a specchio con la formazione di Montero. Una delle armi dei rossazzurri è stata ancora una volta la pressione alta, con la capacità di pizzicare la palla aggredendo i centrocampisti avversari, e dopo il recupero avere le idee lucide fronte porta sulla trequarti. Duelli, aggressività ma anche gestione sono state le armi dei rossazzurri che stanno dimostrando di avere un'identità già abbastanza chiara nonostante il campionato sia ancora agli albori. Anche le rotazioni e la gestione dei cambi sono apparse impeccabili, non alterando mai la natura della squadra.
I piedi per terra sono d'obbligo ma questo Catania sta dimostrando qualcosa di molto interessante, con la consapevolezza di una guida composta dal tandem Faggiano-Toscano che può fare la differenza in questa categoria. Inutile fare dei pronostici o voli pindarici, ma visto che parliamo sempre di “fatti”, un dato concreto è rappresentato dai 7 punti in classifica, dall'essere imbattuti e dall'aver siglato 4 reti, subendone appena una. Questi sono numeri inconfutabili che contribuiscono, stavolta, a dare un segnale non tanto alla piazza quanto ad un girone (e addetti ai lavori) che probabilmente ha sottovalutato i rossazzurri e che adesso dovrà fare i contri con l'entusiasmo crescente di una città che ha fame così come il suo tecnico.