Il Catania a Teramo per rialzare la testa, ma occhio ai ragazzi di Paci
Rialzarsi, provare e riprovare: il Catania alla prima grande prova della sua stagione. Rialzare la testa dopo tre gare non positive cambiando, perché no, pelle e atteggiamento tattico.
Contro il Teramo non sarà senz'altro una sfida semplice e lo dicono i numeri. La squadra di Massimo Paci con un anno di ritardo rispetto a quella di Tedino in queste prime gare della stagione ha guadagnato meritatamente la terza posizione a 17 punti dietro a Ternana e Bari con 2 gare in meno rispetto alle fere. Posizione, questa, frutto dei risultati positivi, 5 vittorie e 2 pareggi, fermati dalla sconfitta maturata al Ceravolo contro il Catanzaro mercoledì. Non è una squadra che segna tantissimo (11 marcature), ma subisce poco, tant'è che è la miglior difesa del campionato con 4 reti al passivo, senza aver ancora subito gol in casa. Numeri che incontrano quelli del Catania di Raffaele che ha sì segnato praticamente metà dei gol siglati nelle due stagioni passate, ma che (trascendendo le stagioni) va in rete da 13 match consecutivi, ovvero dalla vittoria a Picerno del 26 febbraio scorso.
Insomma: una delle due statistiche prese in esame potrebbe cadere già domani, ma Raffaele deve fare i conti con una situazione in squadra non semplicissima. Confermata l'indisponibilità di Tonucci e con Pellegrini ancora ai box, l'allenatore potrebbe anche schierare una difesa a quattro, ma stando a quanto trapela per adesso si va verso una difesa a tre con uno tra Calapai e Zanchi tra i centrali. Se, al contrario, sarà difesa a quattro potrebbe essere 4-2-3-1 con l'incognita Reginaldo e Pinto dal primo. Occhio a Costa Ferreira, Mungo e Ilari tra gli ospiti, giocatori sempre imprevedibili: l'ultimo, tra l'altro, autore di ottime prestazioni in questo inizio. Nel Catania attenzione a Piovanello, acclamato dalla piazza, e a Pecorino, che dopo essersi sbloccato potrebbe prendere per mano la squadra e, perché no, portarla lontano.