FOCUS: Agente Russotto, con licenza di spingere
La scelta di far giocare l'esterno rossazzurro a sinistra, partendo dal basso per spingere a tutta fascia
L’affidarsi alle certezze. Il tratto distintivo che ha tatticamente deciso la stagione del Catania: contro la Sancataldese però abbiamo assistito ad una scelta inusuale, rispetto a come si era abituati, da parte del tecnico Giovanni Ferraro, al momento di dover sostituire Somma per infortunio. Ci si aspettava magari lo spostamento al centro di Castellini, con l’ingresso di Pedicone nel ruolo di terzino sinistro, vista anche la discreta prova offerta da quest’ultimo ad Aci Sant’Antonio; invece ad alzarsi dalla panchina è stato De Luca, che si è posizionato sulla fascia sinistra, inducendo lo spostamento di Russotto a mezzala e l’indietreggiamento da parte di Rizzo al centro della difesa: schieramento utilizzato fino al termine del primo tempo.
La vera mossa che ha cambiato la partita permettendo ai rossazzurri di portarsi sul momentaneo 3-1 e di mantenerlo fino all’87’, è stato l’aver riposizionato Rizzo al centro della mediana, ma soprattutto l’intuizione su Russotto. Il numero 7 verrebbe da dire si sia allargato a fare il terzino sinistro, ma di fatto non ha mai difeso stazionando quasi sempre al di là della linea di centrocampo: dribbling costantemente a segno per creare superiorità numerica sulla fascia, spinta e palloni in mezzo, le armi di un esterno concreto, dinamico, capace di sfruttare gli spazi e il dialogo con i compagni, come quello spettacolare con De Luca originato da un colpo di tacco utile a mandare proprio Russotto al cross dal fondo.
Un’arma da utilizzare solo in precise situazioni, visto che con Rapisarda terzino destro sull’altra corsia la trazione più che anteriore, diventa quasi esageratamente sbilanciata in avanti. Resta però una bella intuizione da parte del tecnico insieme al suo staff, magari utile nella poule scudetto se necessario.