Addio Sinisa...il ricordo dei suoi ragazzi: "Aveva le palle, il calcio perde un grande uomo"
Il ricordo di alcuni dei suoi pupilli ai tempi del Catania
Adrian Ricchiuti, ex giocatore nel grande Catania targato Siniša Mihajlović, tristemente scomparso lottando con una lunga malattia, esprime il suo cordoglio per l'allenatore. Tra pensieri e ricordi:
"Solo ricordi positivi per il mister, credo sia stato l'unico allenatore che ho avuto con le palle all'interno dello spogliatoio. L'unico che non ti faceva giocare se non ti allenavi bene, c'era poco da fare. Era tutto d'un pezzo che mi ha lasciato tanto, è un dispiacere enorme perché era ancora giovane e non doveva andare così. Mi dispiace tantissimo, il calcio perde una bellissima persona di cui si ha bisogno, le larve invece rimangono.
Come dico sempre, a volte vengono portati via i più bravi. Mi dispiace anche per la famiglia, era diventato nonno da poco e questa è la tragedia più grossa.
Lo ringrazierò sempre perché è stato il primo a farmi giocare con continuità nel calcio che conta e poi l'ho ritrovato a Bologna con piacere. Spero che abbia trovato la serenità che questa schifosa malattia gli aveva tolto".
Gli fa eco Mariano Izco, altro pilastro di quel Catania: "Mi ricordo ancora perfettamente di quando feci gol alla Juventus a Torino. Lui in settimana ci ripeté allo sfinimento che Diego, il loro trequartista, aveva l'abitudine di rientrare sul destro e mettere la palla al centro scavalcando i difensori. E prendemmo gol esattamente così. Poi a fine partita, vincendo comunque per 1-2, festeggiamo nello spogliatoio facendo un gran casino...lui arrivò incavolato nero, fuorioso, dicendo: "Oooooohhhh che cosa vi avevo detto??? Che avrebbero provato a farci gol così, e infatti l'abbiamo preso... comunque bravi ragazzi, e ha iniziato a festeggiare con noi (Mariano ride, n.d.r.)
La sua scomparsa è un colpo duro, personalmente posso dire grazie a lui perché mi ha portato al top, quel gol alla Juve lo ricorderò sempre e mi ha dato il là per fare 4-5 anni benissimo. Era davvero ancora troppo giovane, ma ha lottato come un leone".