Impressioni di luglio: il nuovo Catania genera fiducia
Le impressioni e le sensazioni non sono dati su cui poter imbastire analisi e dibattiti concreti, si sa, però oggi Catania si è risvegliata con un sorriso ed il merito è proprio delle emozioni vissute nel corso della prima conferenza del Catania SSD. Ripetiamo, si tratta solo di impressioni generate dall'aspetto mediatico e dalle prime scelte dirigenziali nella composizione dell'organigramma, ma in tempo di vacche magre per una città che ha visto morire il suo giocattolo, è già qualcosa.
I nomi fatti ieri e i professionisti presentati (in primis quel Luca Carra che fece rinascere il Parma) sono garanzia di buoni propositi e di idee chiare che hanno generato nella piazza quella tanto attesa fiducia. Catania aveva bisogno di qualcuno e qualcosa in cui credere e come il miglior Batman ci ha pensato Pelligra, insieme al fidato Robin, Grella, che in realtà rispetto al paragone è il reale protagonista della vicenda. Secco, deciso ma anche ironico, Grella è colui che mediaticamente ha riscosso più successo, utilizzando parole ad impatto prive di ghirigori e manierismi. Nessuna paura nel prendersi delle responsabilità importanti nonostante la poca esperienza come Ad, ed un'ambizione espressa dalla frase “voglio vedere il Catania in A da protagonista” che ha risvegliato l'orgoglio rossazzurro.
Il riferimento al passato (Scaltriti, Passanisi Russo, Milazzo) ha convinto perché i professionisti validi c'erano anche nel vecchio Catania, dove era il vertice della piramide a non essere all'altezza. Il nuovo fa ben sperare e la capacità di mantenere la riservatezza, come avvenuto con Carra, contattato oltre un mese fa e rimasto un nome celato, dimostrano che gli obiettivi vengono perseguiti. Adesso le impressioni suscitate dalle parole dovranno lasciare spazio alle operazioni di mercato e alle fotografie esultanti dei giocatori in campo, perché saranno i fatti a dire se ciò che sembra buono, in realtà sarà fantastico.