Top Player: il Bouah-to del Massimino
“Sei bella come il gol di Bouah al 97'”. Probabilmente la dedica più utilizzata delle ultime 36 ore, frutto di un'emozione che ha tolto il respiro ai quasi 17.000 del Massimino e poi si è tramutata in un grido di gioia dal sapore di vero calcio. Merito di un giocatore lanciato quasi a sorpresa lì a destra in difesa, ma capace di giocare una partita sontuosa dal primo secondo all'ultimo, ben oltre l'ora e mezza di gioco: Devid Bouah è stato capace di mettere in difficoltà la Turris sin dalle prime battute della partita, con anticipi e immediate verticalizzazioni - la prima occasione per Di Carmine nasce così -, ma anche passando da scorribande sulla fascia culminate con succulenti cross per i compagni. Nei primi 45' dalle sue iniziative nascono 3 delle 5 palle gol create dal Catania.
Forse cala leggermente nel secondo tempo come tutto il Catania, che infatti attacca più da sinistra, ma senza mai abbassare la concentrazione in fase difensiva, infatti sul gol del momentaneo pareggio ospite non ha colpe. Il tutto “mixato”, per usare un termine alla Lucarelli, ad una complicità forse mai vista con Chiricò: ma probabilmente qui i meriti vanno dati al mancino di Mesagne. La ciliegina sulla torta di una prestazione da urlo, come quello che ha provocato, è il coniglio dal cilindro tirato fuori all'ultimo secondo di una partita dal sapore di nuovo inizio.
Bouah è stato, ed è, l'emblema di una squadra che era troppo timida nell'affrontare le difficoltà, ma che ha scoperto di poter essere forte e convinta delle proprie capacità. Credendoci fino alla fine.