Catania, sfogliando la margherita: soluzione interna Sigi. Quale prospettiva?
Il conteggio è iniziato. Il Catania ha poco più di un mese per non andare al tappeto. Un'agonia che sembrava scongiurata, ma che ha ripreso a palesarsi chiuso il round del contratto preliminare. La Sigi cerca adesso di trovare una soluzione che possa scongiurare l'irreparabile. Tacopina resta alla finestra, la burocrazia fa il suo corso in attesa di risposte, e in un contorno fatto di silenzio dai tratti spettrali, una possibile strada, vicolo, sentiero, potrebbe essere quella della soluzione interna con l'ingresso di un nuovo socio forte per far fronte alla tempesta di scadenze.
Chi in una situazione del genere, con tante incognite e variabili, può affrontare una scelta imprenditoriale di investimento? Domanda lecita a cui non è facile trovare risposta. Se soluzione interna dovesse essere, sarebbe un'eventuale possibilità di dare alla matricola 11700 ancora ossigeno. Ma ossigeno per quanto tempo e verso quale direzione? Affrontare infatti una nuova stagione senza aver ceduto il club ad un investitore forte, avrebbe il retrogusto di una vita di periferia, lontano dai riflettori del mondo che conta.
Torre del Grifo potrebbe ripartire, gli stadi riaprire le porte, così gli abbonamenti, ci sarebbe sicuramente nuova linfa economica venuta a mancare in una stagione ancora caratterizzata dalla pandemia, ma potrebbe anche essere un cane che si morde la coda, un paziente che rimanda il suo destino. La vita del Catania non ha prezzo e qualsiasi possibilità, sfogliando la margherita, va tentata. Il tempo stringe, i tentativi continuano, ma regna incertezza