Roberto Sorrentino a Catanista: "Diamo tempo a Tabbiani. Livieri e Bethers? Vi spiego perché non mi preoccuperei"
Intervenuto nel corso di Catanista News, l'indimenticato ex portiere rossazzurro Roberto Sorrentino, ha parlato dell'inizio di campionato del Catania e dei portieri in rosa:
"Il girone C è il girone più complicato, il Catania lo sta affrontando con un organico quasi totalmente cambiato e con un nuovo allenatore. Ho letto un po' di critiche, ma direi di lasciarli lavorare tranquillamente, lo scorso anno in D era un'altra storia. Bisogna dare anche al mister Tabbiani la possibilità di conoscerli meglio. E' chiaro che l'aspettativa era di vedere sin da subito il Catania nelle prime posizioni, non bisogna però deprimersi per una sconfitta o esaltarsi per una vittoria, ci vuole equilibrio. Boniperti mi diceva che per vedere i miglioramenti di una squadra o di un giovane ci vogliono nove mesi, come fosse un parto.
I portieri del Catania? Non mi preoccuperei, lo dico con un po' di presunzione. Storicamente gli estremi difensori etnei hanno sempre migliorato le loro prestazioni pian pianino, anche io all'epoca iniziai con difficoltà anche se tutti non se lo ricordano. Bethers e Livieri se la giocano alla pari, diamo tempo anche a loro. Ai portieri che ho allenato ho detto sempre che quello tra i pali non è un ruolo, è un mestiere e lo si deve fare con tranquillità massima. Il vero portiere è quello che a fine campionato ti porta 15 punti e te ne toglie 5. Metterli a confronto o criticarli cercando il pelo nell'uovo non gli fa bene però. Io li vedo entrambi bene, sono bravi, intendo dire che possono migliorare ed affinare le loro abilità.
E' vero che Bethers non è molto alto, ma io ho parato per 22 anni con 1.80mt di altezza, poi è arrivata l'ondata dei portieri di 1.90 buoni per le palle alte. Io però vi dico che nelle palle alte più che l'altezza, la differenza la fanno la scelta di tempo e le gambe. Io non ne farei un problema insomma, anche perché oggi si sta tornando alle altezze normali, ma con i piedi buoni. Anzi oggi sta diventando una cosa esagerata secondo me, perché i portieri è bene che sappiano giocare la palla ma prima di tutto la devono parare. Oggi invece prima si vede se sanno calciare, poi si vede se sanno parare".