Top Player, Sarno: la seconda giovinezza
Diciamoci la verità: in quanti alla notizia del ritorno di Sarno hanno esclamato “e che deve fare? E' sempre infortunato…”? Purtroppo il numero degli scettici era assolutamente alto, ma non era la sfiducia nelle possibilità di un giocatore tecnicamente devastante a produrre dubbi, quanto la difficoltà dell'ex Triestina di trovare una condizione fisica ottimale a causa dei continui problemi. Poi l'esordio con il Licata ed il primo sospiro di sollievo perchè il suo ingresso in campo aveva favorito il gol sicurezza di De Luca; tre giorni dopo ventotto minuti di buon livello con la Vibonese; dopo altri quattro giorni il gol da angolo contro il Castrovillari; e infine ieri una prestazione esaltante sotto il profilo della qualità e dell'incisività.
Sarno è tornato, ma lo ha fatto non in pompa magna, come in realtà un tale giocatore avrebbe potuto fare in una categoria infima per le sue qualità, ma con l'umiltà e la consapevolezza di dover attendere il suo momento per poter tornare a brillare. Del resto lo stesso fantasista aveva dichiarato di aver perso un po' di voglia di giocare e quel sorriso che da anni non si intravedeva più sotto i baffetti. Nelle ultime giornate, invece, gli occhiolini e i mezzi sorrisi sono tornati, così come è tornato ad illuminare il suo mancino che contro la Mariglianese ha fornito un assist spettacolare a Vitale in occasione dell'1-0.
Dribbling, no look, passaggi filtranti e tanta personalità che ci hanno portato ad eleggerlo migliore in campo di una partita, e soprattutto di un primo tempo, in cui non tutto il Catania si è mosso sulla sua stessa lunghezza d'onda. L'aspetto più sorprendente, poi, di questo inizio di stagione del folletto campano è che sembra giocare in pantofole, non limitandosi a giocate banali, ma esprimendosi sempre con quella semplicità che fa la differenza e centellinando in maniera saggia gli sprazzi di luce. Un crescendo importante che ha portato Ferraro a premiare il suo numero trenta, venendo puntualmente ricambiato. Settimana dopo settimana la condizione di Sarno potrà migliorare sempre di più, sperando che la sua seconda volta a Catania possa combaciare con una seconda giovinezza.