Schede: Luca Verna, il "manovale" arrivato per equilibrare il centrocampo etneo
Partiamo dal soprannome che gli è stato donato dal suo ex allenatore Calabro e dagli ormai ex tifosi giallorossi, quello di “manovale”: perché? Il fatto è che con la palla ci sa fare, ma dà il meglio di sé nell'essere affidabile e preciso, e lo raccontano alcune statistiche. Lo scorso anno è stato il miglior centrocampista per rapporto di passaggi tentati/riusciti: 938 passaggi riusciti su poco più di 1000 totali, fanno capire che tipo di calciatore si ha davanti.
31 anni appena compiuti, ha totalizzato 128 presenze in B, 259 in C ed esperienze con le maglie di Catanzaro, Carpi, Pisa, Cosenza e Grosseto, per citare le più importanti. Non segna tantissimo in una sola stagione, ma in totale di gol ne ha fatti 30 tra i professionisti, gli assist sono 14.
Parliamo di caratteristiche tecniche, di come Toscano potrebbe inserirlo nel centrocampo; fondamentale il suo sapersi trovare bene sia da mezzala più regista e meno di aggressione nella mediana a 3, che a 2. La cosa più importante è che non ha mai paura di farsi dare il pallone, di giocarlo con la testa alzata per cercare il dialogo con il compagno o addirittura il tiro che non disdegna ma a volte non lo vede precisissimo. Sa fare il lavoro oscuro della squadra insomma, poche giocate molto appariscenti ma sempre di ottima qualità e affidabilità anche nel recupero di palloni importanti, del resto ha lasciato Catanzaro solo per il cambio di progetto tecnico che non lo vedeva più protagonista e non per particolari problemi fisici. Lo scorso anno, nello specifico, 31 apparizioni quasi tutte da titolare e un totale di 1.959 minuti in campo. Non un giocatore che magari per caratteristiche cambia il volto tecnico di una zona nevralgica, ma che serve per dare equilibrio alla macchina, tra costanza, quantità e quella qualità di cui c'è sempre e comunque bisogno.