Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Mercato: nessun sacrificio del capitano

L'assalto finale non è andato a segno, il Catania ha resistito ed il suo capitano è rimasto sulla nave rossazzurra. Uno dei movimenti di mercato che permettono al club etneo di uscire dalle torture di un calvario estivo con un voto positivo è l'aver trattenuto Alessio Castellini, nonostante le avances (che si ripresenteranno, statene certi) di Milan Futuro e Venezia, e la possibilità di fare cassa con la sua cessione. Anche se qualcuno non ci crede, e magari potremmo anche essere smentiti, la possibilità di dover sacrificare il giovane difensore è stata molto più concreta di quello che si può pensare, soprattutto a cavallo di ferragosto, quando non c'era la certezza del poter completare l'organico con risorse indipendenti da eventuali cessioni.

Alla fine l'impegno di Faggiano nel cedere quasi tutti gli altri in esubero per abbassare il monte ingaggi, e l'intervento doveroso della proprietà nel permettere di completare la squadra, hanno scongiurato un addio che sarebbe stato un colpo basso inaspettato in questa estate di certo particolare. Qualcuno potrà continuare a pensare che è stata tutta una narrazione esagerata, che alla fine non ci sono problemi perchè il Catania ha una buona squadra. La realtà però è stata un'altra, costellata di rischi inattesi e da spiegare, di ritardi che hanno portato a giocare senza i nuovi acquisti, e di uno sforzo “contenuto” rispetto alle attese. In ogni caso, però, il Catania è competitivo, può ambire ai piani alti della classifica e, come detto, non ha ceduto Castellini. A conti fatti, viste tutte le vicissitudini, la sensazione è che sia stato fatto un ottimo lavoro dagli operatori di mercato, e che alla fine una quadratura sia stata trovata, anche in un momento in cui quest'ultima non era poi proprio così scontata.