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Porte girevoli in casa Catania: Confente sorpassa Martinez?

“Cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia” recita la proprietà commutativa in matematica. In letteratura invece abbiamo imparato a conoscere la massima “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi” estratta dal romando “Il Gattopardo” e diventata imperante nella vulgata comune. In casa Catania abbiamo una nuova regola sedimentata nel corso della stagione della ripartenza, quella targata Sigi. Una legge che scandisce la vita di chi vive tra i pali della porta rossazzurra: cambiando gli interpreti, il rendimento in campo resta di alto livello. Una “porta girevole” quella in casa rossazzurra nella prima fase del campionato. E’ così che alla prima gara di campionato, l’esordio stagionale contro la Paganese lo fa Santurro, arrivato con i galloni della possibile titolarità ai piedi dell’Etna. Poi l’inizio del calvario per l’estremo difensore nato a Parma. Dalla sfida contro il Monopoli a difendere i legni rossazzurri ci va Miguel Angel Martinez. Il portiere spagnolo, dopo aver fatto nel tempo il secondo di Pisseri prima e Furlan dopo, mostra subito una voglia matta di lasciare il segno e conquistarsi il grado di titolarità agli occhi di mister Raffaele. Le prestazioni sono subito importanti e con alcuni interventi decisivi l’estremo difensore degli etnei contribuisce al filotto di tre gare consecutive senza subire reti, nelle sfide contro Monopoli, Juve Stabia e Virtus Francavilla, terminate tutte con il punteggio di 1-0. Nel frattempo i problemi di Santurro si rivelano tali da costringere il direttore dell’area sportiva, Maurizio Pellegrino, ad intervenire ancora sul mercato, alla ricerca di un altro portiere fino al termine della stagione. Proprio nel giorno della chiusura del calciomercato, protrattosi quest’anno per i motivi della ripartenza lenta legata al Covid, il Catania si aggiudica in prestito dal Chievo Verona le prestazioni dell’estremo difensore Alessandro Confente. Il classe 98’ per ben 8 partite resta a guardare in panchina da secondo di Martinez, fino alla chance presentatasi dopo la positività al Covid-19 dell’estremo difensore spagnolo. Confente risponde subito presente e nella sfida contro l’Avellino fa il suo esordio in maglia rossazzurra. Da quel momento in poi Raffaele lo ripropone sempre dall’inizio, ben 6 gare in tutto, fino a quella conclusiva del 2020 contro il Catanzaro. La sensazione è che nella testa di Raffaele l’estremo difensore arrivato dal Chievo Verona possa adesso prendersi stabilmente l’onere di difendere i pali della porta rossazzurra. Portiere abile nelle uscite, composto negli interventi e bravo anche nel piazzamento. Alle sue spalle il validissimo Martinez, sempre pronto quando chiamato in causa. Confente e Martinez, un dualismo nella prima parte di stagione che si è tramutato in solidità tra i pali della porta rossazzurra. Una garanzia di ripartenza e sicurezza per il prossimo anno ormai imminente.