Il Catania deve guardare anche le altre
Tempo di calcoli matematici e di possibili scenari futuri, del resto il Catania consegna questo e poco altro con prestazioni quasi difficili da decifrare. Domani si giocherà il resto del 34° turno di Serie C e gli occhi sono ormai puntati quasi più sui campi degli altri che sul Massimino: quali partite interessano ai rossazzurri? Quali gli scenari migliori o peggiori?
Prima di tutto si guarda in casa Turris, a -3 ma con, appunto, una partita in meno: la giocherà sul campo del Cerignola che per fortuna di motivazioni ne ha ancora e cerca un piazzamento in top 10 nella classifica. Se i campani dovessero compiere l'impresa di vincere, andrebbero a pari punti con il Catania; in quel caso varrebbero gli scontri diretti, anche quelli alla pari, e poi la differenza reti che premierebbe quest'ultimo, ma solo perché per adesso la Turris ha sul groppone un pesante -9. Sarebbe comunque testa a testa fino a fine campionato.
In secondo luogo va guardato il Monterosi, per il famoso discorso del +8 in classifica che permetterebbe agli etnei di non disputarli neanche i play-out. In questo momento sono 12 i punti di vantaggio (27 contro 39), e i laziali hanno la complicata partita interna contro il Benevento, stoppato clamorosamente nell'ultimo turno in casa dal Monopoli; proprio i pugliesi vanno tenuti d'occhio seppur quart'ultimi e a 33 punti, perché sono i più in forma delle ultime settimane (2 vittorie e 4 pareggi nelle ultime 6 uscite). Se malauguratamente il Monterosi vincesse, il Catania avrebbe un solo punto di “tranquillità” sui biancorossi.
Attenzione anche alla situazione Virtus Francavilla contro Brindisi: con i primi che si trovano al terz'ultimo posto con 30 punti e dovranno provare l'aggancio proprio al Monopoli, come detto in forma, ed impegnato sul campo di casa contro il Sorrento: se dovesse vincere, e la Turris perdere, i nuovi “inseguitori” del Catania sarebbero proprio i biancoverdi, forti dello scontro diretto a favore con i campani.
Scenari la cui importanza è data dalle prestazioni a volte deprimenti, a volte comiche, della squadra, che in questo momento paradossalmente può solo sperare che gli altri facciano peggio. Situazioni con cui soprattutto la dirigenza deve fare i conti, in tutti i sensi.