Top Player, De Luca: altro che arrangiarsi...
Sì, bello il gol di Chiarella. Ottima la solidità mentale di Lorenzini e Castellini. Ma che non passi in secondo piano l’evoluzione tattica di un giocatore che sta pian piano dando una svolta al suo campionato, Giuseppe De Luca: è giusto partire dal gol che ha sbloccato il match contro la Vibonese, ma senza fossilizzarci su questo aspetto, e sottolineare come solo un attaccante mentalmente sereno può riuscire a finalizzare così, al volo, uno schema ideato e realizzato perfettamente.
Dell’ex Atalanta va però esaltata tutta la prestazione, step finale di uno sviluppo lungo quanto un girone d’andata, quando non riusciva proprio a calarsi nella parte di esterno d’attacco nel 4-3-3 di Ferraro. Del resto ne avevamo parlato in settimana, dell’arte di arrangiarsi firmata De Luca, sempre bravo a suggerire ai compagni il passaggio in profondità nonostante il poco movimento da parte di Vitale nel suo lato; lo consegna l’occasione creata al “Luigi Razza” sul finire del primo tempo, quando riceve palla nella bassa trequarti e arriva alla conclusione: c’è un po' tutto, dal movimento tra le linee ad eludere il fuorigioco, alla conduzione tecnica della palla con creazione dello spazio per il tiro con il sinistro. Non male. Il momento del numero 17 è raccontato anche dalle sue movenze, dall’equilibrio che ha tra la ricerca del fondo e dell’inserimento centrale.
La parabola di De Luca è la pura espressione dell’impegno, di un allenatore perseverante su una soluzione che non sembrerebbe dare molti risultati, ma sopra ogni cosa di una punta brava ad interiorizzare, farli lentamente suoi, i principi dell’esterno offensivo. E il gol non fa altro che legittimare l’applicazione e la fame, cosa non scontata. La stessa fame di cui il Catania avrà bisogno in un girone già divorato per gran parte, già a fine gennaio.