Pino Rigoli a Catanista: "Il punto fermo è la società. Toscano? Vi racconto di lui..."
Ha parlato ai microfoni di Catanista il Talk l'ex allenatore etneo parlando della stagione appena conclusa, del futuro e dell'allenatore più gettonato per la panchina rossazzurra:
"Gli obiettivi dichiarati inizialmente erano quelli di fare un campionato di vertice e non lo è stato, i giocatori presi singolarmente sono di profilo alto, poi messi insieme non hanno dato la sensazione che potessero lottare per un grande obiettivo. Certo la Coppa Serie C è arrivata e non va sottovalutata, ha permesso di fare i play-off, ma il cambio di rotta non c'è stato. La società non ha lesinato sforzi, in un anno in cui hanno vinto Juve Stabia e Mantova che hanno speso meno della metà rispetto al Catania. Si deve adesso cercare di non ripercorrere gli errori fatti.
Il punto fermo deve essere la società, che con i fatti ha dimostrato di esserci. Poi per quanto riguarda staff, allenatore e squadra, verranno fatte delle scelte. Ci vuole pazienza, perché non è detto che se arriva l'allenatore che ha vinto 10 campionati, vince immediatamente. Bisogna costruire.
Toscano? Io purtroppo sono di parte, perché Mimmo è un amico che sento spesso, abbiamo fatto il master insieme e con lui c'è sempre un bel confronto. E' un profilo di spessore e temperamento, l'importante è che la società lo supporti. Lui ha vinto ovunque e in tutti i gironi, il supporto deve essere logistico e totale, perché ha un modus operandi tutto suo. Mi riferisco al fatto che ad esempio un campo come il Cibalino possa essere utile per qualche seduta, poi la partita va preparata in settimana in un campo con misure adatte".