Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Top Player, Baldini: la prima traversata è andata. Capitano coraggioso

Partiamo da alcune frasi spese nelle ultime 72 ore: "in due giorni è impossibile dare una propria impronta"; "probabilmente, contro l'Avellino, Baldini sarà 'conservatore' dal punto di vista tattico"; "ciò che ci si può aspettare è un impatto sotto il profilo mentale". Ecco dei tre concetti che hanno caratterizzato l'approccio della piazza e degli addetti ai lavori nei confronti di Baldini solamente uno si è rivelato corretto. La squadra ha dato una risposta importante dal punto di vista mentale, correndo con intelligenza, battagliando e sfidando anche la paura di non riuscire a portare in porto il match. La scossa si è vista, e come in ogni cambio tecnico viene da pensare al perchè fino a tre giorni prima l'atteggiamento mentale non fosse identico a quello di ieri; ma ciò che ha impressionato davvero tutti è stato il coraggio di mister Baldini che ha sia dato la sua impronta dal punto di vista tattico che di interpretazione della partita. Subito 4-3-3 e immediatamente la volontà di rischiare la giocata palla al piede, anche dal basso, anche se vuol dire regalare qualche occasione all'avversario e qualche scompenso cardiaco a chi segue da casa. La personalità del tecnico si è vista perchè, dopo due giorni, in pochissimi avrebbero deciso di puntare su un modulo usato solo due volte in stagione, con due centrali abbastanza statici, e soprattutto con due elementi come Maldonado ed Izco, criticatissimi dalla piazza, posizionati in due ruoli cruciali nel 4-3-3.  Parliamo in maniera chiara: se il Catania avesse sbagliato la gara e perso, viste queste scelte rischiose, gran parte della piazza avrebbe chiesto la testa dell'allenatore posizionando il patibolo davanti al Liotro. E invece no. Il rischio, non sappiamo quanto calcolato, ha portato i frutti sperati e proprio Maldonado (eccezion fatta per la follia al 45') ed Izco si sono resi protagonisti di una prestazione sicuramente positiva. Ecco perchè il Top Player di Catania-Avellino è inevitabilmente Baldini. Non ce ne vorrà Russotto che alla centesima in rossazzurro ha fatto impazzire la difesa irpina, regalandosi una doppietta e soprattutto un secondo gol da incorniciare, ma stavolta chi ha cambiato davvero il volto della squadra è stato il tecnico. Applausi al coraggio e alla personalità, applausi anche per il gioco offerto con sovrapposizioni, transizioni gestite con semplicità, ma anche giro palla utile alla causa. Attenzione però, l'entusiasmo di una piazza che, come detto in tempo da record avrebbe predisposto le travi per il patibolo, deve fare i conti con la necessità di una, due controprove ed il calendario aiuta viste le sfide contro Cavese, Viterbese e Potenza. Intanto la prima traversata è andata, il mare resta agitato, ma nel cielo c'è uno spiraglio di luce.