Raffaele Vs Taurino: specchio, via esterna e profondità...
Domenica prossima a Viterbo andrà in scena l'ennesimo confronto inedito di questa stagione, con Raffaele che dopo aver scontato le quattro giornate di squalifica affronterà per la prima volta Roberto Taurino, tecnico salentino quarantatreenne alla prima esperienza fra i professionisti. Una sfida che si prospetta interessante sotto diversi punti di vista, il primo riguarda le similitudini fra i due tecnici vista la gavetta che ha contraddistinto le due carriere con percorsi similari in D, dove Taurino lo scorso anno si è messo in luce alla guida del Bitonto grazie ad una media di 2 punti a partita, mentre Raffaele in passato aveva strappato applausi sulla panchina dell'Igea Virtus.
Campi polverosi, dunque, che hanno lasciato un'impronta nell'identità ricercata dai due allenatori per le proprie squadre, basata su intensità e determinazione, qualità cruciali ma che a Catania e a Viterbo per adesso si sono solamente intraviste. Domenica potrebbe essere l'occasione buona per ritrovare, da ambo i lati, il giusto atteggiamento e la necessaria cattiveria per superare un possibile impasse sotto il profilo tattico, visto che potrebbe essere l'ennesima, classica gara a specchio.
In questa stagione la Viterbese ha sempre adottato il 3-5-2, anche se nell'ultima giornata ha sbancato Potenza con un inedito 4-3-3. Ecco perchè per domenica rimane un grande punto interrogativo, soprattutto perchè lo stesso Catania potrebbe cambiare fisionomia a causa delle tante assenze. Gli etnei attendono di capire quali sono le condizioni di Sarao, ma essendo già orfani di Reginaldo, potrebbero anche partire con un 3-5-2 con Biondi in mediana e Piovanello o Emmausso a supporto di Pecorino, così da poter trasformare lo schieramento facilmente in 3-4-3. Se così fosse, il rischio per i rossazzurri potrebbe essere l'inferiorità in mezzo al campo dove il dinamismo di Bezziccheri e dell'ex più rimpianto, Salandria, potrebbero creare difficoltà.
Un Catania più 'esterno' dunque potrebbe essere la soluzione per scardinare la difesa avversaria, senza andare a sbattere sulla densità che si creerà centralmente, mentre dall'altra parte la Viterbese cercherà di attaccare la profondità con palloni sopra la linea difensiva cercando di sfruttare le doti fisiche di Tounkarà. Pregi e difetti verranno a galla, in una gara che sarà estemporanea ed imprevedibile ed in cui il Catania partirà favorito, ma non potrà essere passivo così come è successo contro la Cavese.