La settimana dell’allenatore
La settimana che ci apprestiamo a vivere sara ‘la settimana dell’allenatore‘, durante la quale si svelerà con ogni probabilità il nome del nuovo tecnico del Catania e si scriverà la parola fine sulla lista di profili accostati al club etneo. Tesser, Diana, Bianco, Pazienza, Caserta, Baldini, Lucarelli, Toscano, Tabbiani, Javorcic, ovviamente Ferraro, e chi più ne ha metta. La fantasia della piazza e degli organi di informazione, nazionali e non, si é sbizzarrita a ipotizzare quale potesse essere l’identikit scelto da Grella, alimentando una curiosità ed un’ansia spropositata che per qualcuno si potrebbe trasformare addirittura in delusione se non dovesse concretizzarsi in un nome altisonante. Secondo quanto raccolto fono ad ora Caserta e Lucarelli non sono stati cercati; Tesser è stato scartato per l’impostazione di gioco non consono all’idea del club; Diana è sempre stato orientatalo verso la B; Bianco andrà a Modena; Baldini è indietro nelle preferenze; e sia Toscano che Pazienza non hanno confermato alcun contatto diretto.
Resterebbero solo pochi profili e l’ultima settimana, a dire il vero, ha visto una Catania divisa in due fra i sicuri ‘Javorcicciani’, certi della nomina del tecnico del Venezia, e i ’Tabbianoti’, fiduciosi che uno dei primi nomi fatti alla fine fosse quello giusto. Nelle ultime ore, poi, quest’ultima fazione sembra aver fagocitato l’altra ma, come scrivevamo, qualcuno in città vorrebbe essere rassicurato virtualmente da un nome più navigato. La verità è che quest’anno dovranno convivere due aspetti nell’approccio alla stagione: la fiducia per quanto fatto fino ad ora dalla società; e l‘attenzione nell’analizzare un anno che sarà il vero banco di prova della forza e dell’ambizione del Catania di Pelligra. Nessun tifoso deve pensare alla possibilità di stravincere come avvenuto in Serie D, ma i presupposti generati dalle parole, dall’atteggiamento e dalla voglia di investire manifestata a più riprese hanno creato aspettative per un Catania da vertice.
Tutti pronti, dunque, a sciogliere il nodo allenatore (non trascurando totalmente ancora il nome a sorpresa) e a vivere una stagione che incuriosisce non poco, senza pregiudizi, nè negativi, nè positivi ma con la consapevolezza che la competenza è insita nella dirigenza etnea e che da questa settimana in poi si potrà capire qual è il progetto del prossimo anno. E non solo.