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Avversario: Taranto in crisi e in ansia per le vicende societarie in attesa del 13

La sfida fra Taranto e Catania non può mai essere una gara come le altre visto il significato intrinseco che si propaga ogniqualvolta i due club incrociano le loro strade. Stavolta però i contorni del match sono macchiati da un contesto non ottimale. I tifosi Taranto, infatti, vivono uno stato di ansia causato dalle ben note problematiche societarie che hanno generato la penalizzazione di 10 punti in graduatoria, e l'attesa per la cessione della società al gruppo Apex capeggiato da Mark Campbell che potrebbe avvenire il 13 dicembre. Il condizionale rimane obbligatorio e nel frattempo i pugliesi sono costretti a guardare la classifica dal basso verso l'alto.

I 13 punti guadagnati sul campo, frutto di 3 vittorie, 4 pareggi e 10 sconfitte sono stati quasi azzerati dalla penalizzazione, e nelle ultime cinque giornate il Taranto ha portato a casa 6 punti (gli stessi del Catania), rimediando però tre sconfitte nelle ultime tre gare. Le ultime due vittorie sono arrivate contro vittime illustri, il Cerignola in casa e l'Avellino in terra irpina, ma risalgono agli inizi di novembre quando ancora la classifica non era così deficitaria. Dal punto di vista dei numeri, i pugliesi hanno messo a segno appena 10 reti (secondo peggior attacco del campionato), subendo di contro 28 gol e attestando al secondo posto come peggior difesa. 

Una situazione estremamente difficile, dunque, quella vissuta da Giovinco e compagni che hanno in Zigoni il miglior marcatore con 3 marcature, ma sono appena 6 i giocatori mandati a segno in una fase offensiva che stenta. Un altro capitolo spinoso è quello legato alla gestione tecnica, visti i tre cambi in panchina con l'addio prematura di Capuano, la gestione spinosa di Gautieri, e l'insediamento dal 22 novembre dell'ex tecnico della Primavera, Michele Cazzarò. Per il Catania potrebbe dunque esserci all'orizzonte l'ennesima occasione di fare punti pesanti, ma si è capito come questa situazione sia la peggiore nemica degli etnei.

 

Fonte foto: Radio Norba