Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Zanchi-Lorenzini e le loro sliding (Turris) doors

Due destini incrociati in una sfida particolare

La sfida con la Turris non sarà di certo una partita come le altre, non solo perché il Catania dovrà vendicare il roboante 3-4 dell'andata, ma anche perché alcuni giocatori hanno legato le loro carriere al club campano… o stavano per farlo. Il primo riferimento, ovviamente va a Filippo Lorenzini, centrale che ha esordito mercoledì scorso con la maglia del Catania dopo un anno e mezzo con i campani e 18 presenze in questa stagione. Certamente per lui non sarà una partita normale, e stavolta Baldini potrebbe decidere di schierarlo in una coppia più consona, con un destrorso, che potrebbe essere Claiton. 

L'altra storia incrociata di questo match è quella di Andrea Zanchi, cercato, assaltato dalla Turris e poi rimasto in rossazzurro. Mister Caneo stravede per lui a tal punto da aver provato ad imbastire due scambi, prima con Lorenzini e poi con Loreto, altro esterno mancino abile anche a giocare da centrale, ma niente. Il Catania non ha mollato e lo stesso Zanchi, alla fine ha preferito di rimanere alle pendici dell'Etna, però con la prospettiva di giocare di più. Ecco perché domenica potrebbe arrivare il suo turno, nella partita più strana da vivere per il 29 che dovrà vedersela con chi stravede per lui, senza farsi impietosire ma aggredendo, visto che dal suo lato potrebbe scendere in campo Giannone. 

In questo incastro perfetto non resta da capire che una cosa: Baldini lì farà giocare? Ad oggi ci sentiamo di dire che le percentuali di una loro presenza dal primo minuto sono alte, sia perché Zanchi farebbe rifiatare Pinto, sia perché Lorenzini non ha sfigurato accanto a Monteagudo. Le sorprese però sono sempre dietro l'angolo ed è possibile aspettarsi di tutto, ciò che di certo non ci si può attendere è l'atteggiamento molle e remissivo visto nel primo tempo con la Fidelis Andria.