Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Su Repubblica nodo Blutec per Pelligra

Scritto da Marco Massimino Cocuzza  | 

Il campo e la palla che rotola verso la rete e le vittorie rimangono la grande panacea a domande o mal di pancia per ciò che doveva essere e ancora non è stato. I 7 risultati utili consecutivi danno mordente ma il fattore strutturale rimane una condizione necessaria e sufficiente per radicarsi nel territorio e rafforzare il progetto.

Per il Catania FC il fattore strutture diventa ancor di più la chiave di volta per testare, come dicevamo, le volontà imprenditoriali del gruppo Pelligra in Sicilia. E in questo senso la Pelligra Italia avrebbe il suo da fare con l'ex Blutec, dove però è ancora tutto fermo. A Termini Imerese, nonostante la concessione di mesi fa a fronte del piano di riqualificazione di tutta la zona, a Ross Pelligra, non è ancora partito il progetto. Secondo quanto scritto da La Repubblica, ancora nessuna spesa concreta è stata effettuata dall'imprenditore australiano che dovrà investire 105 milioni di euro secondo il piano previsto. Finora, dunque, immobilismo e solo lo Stato ha versato i primi 15 milioni a sostegno dei cassaintegrati ex Blutec. L'australiano potrebbe anche battere cassa sull'amministratore delegato di Pelligra Italia Giovanni Caniglia, chiedendo spiegazioni sul perché sia tutto fermo.

Nessuna novità neppure riguardo il piano per il recupero della zona, che dovrebbe essere trasformata in un polo manifatturiero e commerciale, sede poi di startup operanti nel campo dell'innovazione industriale stessa. Spunta anche l'ipotesi, non avanzata dalla Pelligra Holding Italia, che l'ex Blutec possa diventare un "ecosistema militare", per adesso senza riscontri - come scrive ancora Repubblica -.

Il progetto insomma attende concretezza, così come gli stessi ex dipendenti in attesa di chiudere una storia di cassa integrazione che va avanti da 12 anni.