FOCUS: Catania, 10, "IO"
10 è un numero che Pitagora considerava perfetto. 10, con un pizzico di fantasia, si legge anche "IO": e chissà se il Catania prima di cominciare la stagione, si aspettava che questo pronome lo avrebbe fatto suo, anteponendolo sempre a tutto ma senza mai peccare di presunzione o arroganza. Un campionato affrontato con coscienza di forza, e con la consapevolezza che la domenica il risultato dipende solo da quanto sia marcato quel "io", mai da chi si ha di fronte.
10 sono, da due giorni, le vittorie consecutive inanellate dal Catania da Trapani ad oggi, come la formazione di Busetta nel 95' nella stessa LND. Un record eguagliato grazie all'abbinamento di solidità e qualità nel gioco, consegnato da Ferraro insieme a tutto il suo staff: perché da dieci weekend i rossazzurri fanno dell'aggressione sportiva la loro ragione di vita, non ci sono calcoli o punti in classifica che tengano.
IO è il primo pronome personale, come lo stesso Catania, di chi pensa dipenda tutto da sé stessi. E in questa Serie D stiamo assistendo alla più grande manifestazione, in senso sportivo, dell'autodeterminazione di una squadra che il campionato è come se non lo avesse mai fatto cominciare. Questo 10 con ogni probabilità diventerà 11, stabilendo il record di vittorie consecutive di sempre e lasciando poi spazio ai festeggiamenti, ma la strada da percorrere per società, giocatori, tifosi, sarà ancora la medesima.