Bau SETTEte: i 7 marcatori del Catania, la completezza e gli otto sentieri da seguire
Nella cultura buddhista, il 7 è considerato il numero della completezza. Non prendiamo in considerazione altre definizioni di diverse culture religiose e non, perché il Catania è ancora lontano dall'essere perfetto, ma pur è vero che la cifra di cui parliamo ricorre diverse volte in questo inizio di campionato. Le difficoltà, al di là degli infortuni, ci sono. Manca ad esempio una punta che veda la porta, al momento, magari per più motivi: eppure è nelle difficoltà che bisogna trovare soluzioni anche temporanee, ma capaci di consegnare tempo da spendere alla ricerca della via corretta. E dunque in assenza quasi totale di un bomber, viene fuori la forza del gruppo: sette marcatori diversi per sette giornate giocate. Sette, come il numero stesso dei gol totali messi a segno dai rossazzurri. Finora a trovare la via della rete sono stati in ordine Carpani, Anastasio, Inglese, Quaini, Verna, Montalto e Lunetta: se vogliamo dirla tutta, in sette maniere diverse. Non si tratta dell'esaltazione del nulla, ma di una analisi che provi a spiegare l'utilità di ogni componente in una formazione non fortunata ma desiderosa di aggrapparsi al treno della vetta, distante solo tre punti.
Se guardiamo al passato ci accorgiamo anche che il mandare tanti giocatori a rete, senza necessariamente una punta da 20 gol stagionali, è un buon segno. Toscano, sia a Cesena che con la Reggina, ha avuto ben 17 marcatori diversi; la Juve Stabia dello scorso anno addirittura 21, a testimonianza del fatto che in una macchina funzionante non si può essere dipendenti da pochi elementi.
Chiudiamo con un altro po' di filosofia, dicendo che se nel buddhismo 7 è la completezza, 8 rappresenta i sentieri da seguire: il Catania ha bisogno in questo momento di intraprenderli tutti, nella speranza che possano portare alla agognata via cercata da Toscano, quella del successo finale.