Questione under: chi resta e chi va?
È vero, la stagione non è ancora finita, ma le valutazioni della società in vista della Serie C, con la necessaria calma e lucidità, si sviluppano nelle menti della dirigenza rossazzurra.
Una di queste comporta gli under, nel campionato in corso protagonisti in conseguenza del regolamento, ma anche per le prestazioni positive: tra i professionisti non ci sono obblighi che riguardino i 2004, 2003, 2002 o 2001, il che amplifica la delicatezza delle scelte in capo alla dirigenza.
Partiamo con la sicurezza, quel Alessio Castellini che under lo è solo per carta d'identità. Rappresenta la società: giovane, concentrato, sempre sul pezzo, come battezzato dallo stesso Vincent Grella. Utile sia da centrale difensivo che da terzino, non sembrerebbe essere in discussione il continuo della sua storia al Catania.
Classe 2002, Marco Chiarella ha vissuto una stagione particolare: se disponibile è spesso decisivo con le sue caratteristiche "alla vecchia maniera", con dribbling e cross per i compagni, senza disdegnare la fase di finalizzazione. 5 gol e 3 assist in 20 presenze; appunto, 20 presenze in una stagione sono pochine e potrebbero far pensare chi comporrà la rosa della prossima stagione, perché sembrerebbe esserci una predisposizione del ragazzo agli infortuni muscolari, peraltro sempre abbastanza importanti quando si presentano. Con il Pescara in ogni caso bisognerà parlare a fine stagione (per Chiarella dovrebbe già essere finita), tenendo sempre conto del fatto che in C un'ala di spessore servirà comunque.
E Vitale? Per lui bisogna fare prima di tutto un discorso contrattuale, perché alla fine tornerà alla Sampdoria; a quel punto il Catania potrà comunque discuterne per riaverlo. Ha grandi margini di miglioramento, questo è lapalissiano e lo raccontano i suoi 6 gol, ma bisogna vedere se il processo di crescita mentale e tattica che ci si attende da lui, può essere compatibile in una C che piazza e presidenza vogliono provare a vincere subito.
C'è anche Bethers, il portiere 2003 titolare in questa stagione. Su di lui la sensazione è che lascerà la Sicilia, sia perché termina il prestito dal Piacenza, sia perché non è sempre stato perfetto e tra i pali probabilmente servirà un esperto.
Chiudiamo con Boccia e Forchignone: il primo ha dimostrato, senza prestazioni altisonanti o insufficienti, di poter giocare con il rossazzurro. Buon terzino gregario, attento e duttile, può essere utile in certe situazioni. L'esterno offensivo scuola Sassuolo invece è partito bene in stagione, complice anche l'infortunio di Chiarella, per poi offuscarsi con il passare delle giornate, sembrerebbe difficile pensare ad una conferma, ad oggi.
Valutazioni da fare per tempo e con la lente d'ingrandimento, con la consapevolezza che la presidenza deve naturalmente stabilire ancora il budget ed aspettare la fine di ogni competizione per esprimere i verdetti.