Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Mercato: cosa serve in entrata?

La gara con il Sorrento sarà l’ultima sfida di un 2024 costellato di delusioni e incertezze per via di ciò che non si è visto in campo e fuori. Proprio il Sorrento rimanda al capitolo mercato ed alle assenze della gara di andata che hanno condizionato uno 0-0 scialbo e per certi versi umiliante. Adesso il club non potrà tirarsi indietro perché tra assenze e miglioramenti dell’organico sarebbero diversi i colpi necessari.

Sicuramente serve un intervento nel reparto arretrato, viste le operazioni di Bethers e Di Gennaro. Il Catania sembra essersi mosso subito pensando al difensore del Bari, Emanuele Matino, e ufficializzando l’ingaggio dell’estremo difensore svincolato, Alessandro Farroni. Proprio quest’ultimo non dovrebbe rappresentare l’alternativa come titolare, quindi rimane un punto interrogativo in porta. In difesa, invece, servirebbe un altro innesto per evitare di dover spostare costantemente Anastasio dalla corsia esterna.

In mediana bisognerà capire come rientrerà Di Tacchio, ma con Verna, Sturaro e Jimenez la coppia centrale potrebbe essere già coperta. I veri problemi sorgono invece in avanti. L’ipotesi di  trequarti a due rende necessario almeno un altro innesto, soprattutto perché si dovrà decidere cosa fare con Carpani, Luperini e Lunetta. la poliedricità, come spesso accade, può diventare un limite, e soprattutto l’esterno offensivo deve trovare la sua giusta dimensione. Infine l’attacco. A segnare è solo Inglese, quindi? Il Catania dovrebbe comprare almeno un attaccante di spessore, ma anche in questo caso uno fra Montalto e D’Andrea sarebbe costretto a fare le valigie. Sulla carta dunque servirebbero circa 5 innesti, ma il mercato del Catania dipenderà dalle partenze, quindi è tutto parzialmente e sostanzialmente in stand by