Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Chiari di Lunetta lì davanti

C’è un giocatore della fase offensiva che sicuramente ha impressionato più di tutti gli altri per tecnica, determinazione e pericolosità: Gabriel Lunetta. La menzione nei suoi confronti più di altri non è tanto per il gol di fondamentale importanza siglato contro il Monopoli, quanto per la capacità di essere ficcante e cattivo che si è notata in tutte le partite. Del resto i numeri parlano chiaro. Con lui il campo da esterno o da punta il Catania ha sempre dimostrato di poter essere pericoloso; nelle due partite in cui è stato utilizzato da centravanti (Benevento e Juventus) i rossazzurri hanno espresso il miglior calcio offensivo con uno stile di gioco diverso rispetto alle occasioni successive.

Due i gol complessivi, perché quello di Biella non può che essere annoverato come tale, ma soprattutto una capacità di pressing che ha fatto la differenza, così come il suo attacco della profondità. Toscano lo ha poi utilizzato dal primo minuto due volte da esterno (Cerignola e Monopoli) a quattro o a cinque poco cambia; e una volta da trequartista centrale. Ecco l’unica nota un po’ stonata è rappresentata proprio dalla difficoltà nell’agire tra le linee  centralmente (limite riscontrato anche nel secondo tempo contro il Cerignola), ma in realtà in quelle circostanze è stata tutta la squadra a non girare al massimo. Insomma il Catania sembra oggi non poter prescindere da Lunetta, magari con spazio davanti da poter attaccare, magari puntando sulla sua voglia di offendere come espresso in conferenza, ma sicuramente con lui in campo dal primo minuto.