Grella a Catanista: “Sotto l’albero vorrei più coraggio. Stiamo pensando a nuove figure dirigenziali…”
Ecco le parole del Vice Presidente, Vincenzo Grella, ai microfoni di Catanista:
“Sotto l’albero vorrei una grande dose di coraggio perché ce ne vuole tanto per portare avanti delle idee e non è sempre facile quando si deve ripartire. Abbiamo tante cose in comune con Lucarelli, gli interventi da fare a gennaio con una certa attenzione potranno creare quella valore aggiunto necessario per fare ancora meglio”
”Questo ultimi due, tre mesi mi hanno fatto imparare tantissimo. Avevo un’idea della gestione del club con uno spazio per tutti, non sono uno che vuole sempre mettere bocca su tutto ma mi piace conoscere. Su tanti passaggi ho imparato tantissimo perché questo è un club che vive sotto una certa pressione e bisogna saper gestire tutto ciò. È un club dove devi avere spalle larghe e personalità per vivere ogni giorno e ogni situazione”
”Chiusura dello stadio? Io sono molto dispiaciuto. Mancavano tornelli, telecamere, steward e abbiamo sempre fatto tutto quello che serviva. Trovarmi in questa situazione mi dispiace tanto perché la buona volontà da parte della dirigenza e del Presidente Pelligra c’è sempre stata, abbiamo investito più di cento mila euro per la sicurezza e poi trovarmi uno stadio chiuso mi dispiacerebbe tantissimo”
”Io voglio andare in Serie A, non so quando ma ci arriveremo. Per prima cosa dobbiamo vincere lunedì. Io non seguo gli affari extracalcio del presidente Pelligra, gli dico sempre di fare attenzione e attorniarsi degli uomini giusti. Dopo un anno e mezzo fare grandi interventi non è da tutti e gli dico di fare sempre le giuste riflessioni”
“Negli ultimi due mesi dico la verità non ho pensato tanto al Centro Sportivo. C’erano tanti pensieri riguardanti il campo e non potevo pensare troppo a questo discorso. Noi abbiamo voluto dare un’opportunità in dirigenza prima a chi era qua per dimostrare le proprie potenzialità. Stiamo valutando più ruoli che verranno aggiunti e qualche profilo è straniero”