Il Catania si proietta ai play-off: tra mini ritiro, richiamo atletico e testa
Esattamente 13 giorni all'inizio dei play-off per il Catania, che libero dagli incubi del campionato appena finito può tuffarsi nella loro preparazione passando per tre elementi che potrebbero i passi decisivi di una squadra avente sì l'occasione di resettare tutto, ma conscia di dover affrontare un torneo diretto “erede” di quello concluso. Prima di tutto un mini ritiro potrebbe fare al caso di una squadra che squadra ancora ha dimostrato di esserlo solo ad intermittenza, come suggerito probabilmente tra le righe dallo stesso Zeoli post Benevento. Per passare del tempo insieme, trovare dei punti di confronto utili per trasformare l'affiatamento in energie aggiuntive sul campo.
Poi c'è la questione fisica, che nonostante non sia mai stata la vera causa di mancanza di punti, nelle ultime settimane è comunque apparsa in miglioramento: sia nella continuità di prestazioni, sia nella prevenzione di infortuni muscolari. Anzi, sono tornati tra i convocati proprio all'ultima giornata Tello e Sturaro la cui tracce si erano perse da tanto, troppo tempo. In un ritiro pre-playoff un richiamo della condizione potrebbe dare una marcia in più alla squadra.
Infine, la questione mentale. Non ci sarà quasi sicuramente nessun mental coach insieme ai giocatori, costretti a trovare in loro stessi la forza di dimostrare come il campionato sia stata davvero una storia ormai finita, se lo vorranno davvero. Ed è forse questo l'aspetto più importante di cui deve armarsi il Catania, perché è ciò che davvero è mancato finora. E perché si tratta della conditio sine qua non le prime due non possono esistere. A tutto il pacchetto società-staff-rosa, il compito di fare le scelte migliori per provare a riportare un sorriso vero sulla bocca di una città che da 356 + 1 giorni, di spensieratezza ne ha vissuta non troppa.