Editoriale: "Sporchi, brutti e... ingenui". Ancora errori, ancora sconfitta
Ancora orrori difensivi, ancora sconfitta
Qualcuno ricorderà il motivetto di lucarelliana memoria: “vi voglio sporchi, brutti e cattivi, ma vincenti”. Beh ieri col Catanzaro qualcosa non è andata proprio come diceva il tecnico toscano. Dal “Venghino signori, venghino” e lo spettacolo di Bari alla desolazione del Massimino e la sconfitta contro il Catanzaro il passo è stato breve, troppo breve, ma del resto coerente con la stagione altalenante degli etnei. Il brio e la capacità offensiva viste al San Nicola sono state sopraffatti dai nervi e dall'intensità della classica partita sporcata da milioni di falli che hanno condizionato ritmi e spettacolo, dimostrando ancora una volta che il Catania gioca meglio con le squadre che si aprono. Uno 0-0 scritto, forse, in cui però a fare da protagonista sono stati gli orrori difensivi che il Catanzaro ha sfruttato, e Sipos no.
Probabilmente sintetizzare tutta la partita con queste ultime due righe è troppo, ma il succo del discorso è sempre lo stesso. Il Catania concede troppi gol (37) ed è una delle poche squadre che quando è passata in svantaggio non ha mai vinto al termine del match. Se due più due fa quattro, ecco spiegate diverse sconfitte. Come dicevamo, però, c'è altro, oltre agli errori dei singoli. Per esempio la scelta di abbassare Greco che inizialmente stava facendo ammattire Maldonado costringendolo spesso all'errore, oppure il mancato utilizzo di Zanchi. Alcune note su cui lo stesso Baldini sicuramente rifletterà.
L'euforia della scorsa settimana che aveva contagiato la piazza si è trasformata in depressione e paura che nessuno si presenterà all'asta. Come dicevamo sette giorni fa, però, le buone prestazioni, le vittorie o gli spalti pieni fino all'undici febbraio possono essere solamente mini incentivi, ma non fare davvero la differenza. Non è cambiato nulla, quindi chi vorrà fare l'affare lo farà a prescindere da ieri, così come chi vorrà venire a Catania nel calciomercato, oggi, lo farà a prescindere dalla sconfitta. La situazione ATTUALE è questa, è necessario però che l'attualità lasci il posto ad un'altra realtà.