Top Player: Sturaro, il redivivo
Tutti parlate di Stefano come un giocatore diverso rispetto alla scorsa stagione. Io parlo solo per quanto visto da questa estate in poi, quando ho parlato molto chiaramente con lui e l'ho trovato disponibilissimo": forse è il caso da ripartire proprio dalle parole di Toscano, per discutere della prestazione del giocatore che forse più di tutti ha stupito contro il Benevento. Perché Stefano Sturaro non comparirà sul tabellino accanto a Carpani, ma un gol in sostanza l'ha fatto negandolo a Manconi al 66': ma non solo tutti i 70 minuti in cui è stato in campo l'hanno visto leader di un centrocampo in grado di affossare quello giallorosso per quantità e qualità delle giocate.
Il numero 8 sta bene, come mai fino ad ora in rossazzurro. Non ha mai paura di farsi dare la palla anche partendo dal basso, pur non avendo proprio caratteristiche da regista, eppure non sbaglia un lancio o la tempistica di una diagonale difensiva, si fa seguire come raccontano i suoi stessi compagni. In altre parole, è stato la manifestazione in campo di quello che cerca il suo allenatore. Grinta, fame, cattiveria agonistica. È ancora presto per dire se potrà davvero essere la sua stagione di riscatto, perché nonostante la preparazione svolta senza intoppi, dovrà dimostrare di avere continuità fisica e di rendimento: ma tra gli appigli che Toscano per ovvi motivi può avere adesso solo dalla cintola in giù, l'ex Juventus può rappresentare di farne parte. La strada dei fatti e della continuità è tracciata anche per Sturaro.