Pagellone 2024, Rosario Pelligra: Voto 4
Il Pagellone del 2024 del Catania non può che partire dal vertice massimo del club rossazzurro, Rosario Pelligra, che negli ultimi mesi è passato da salvatore della patria a semplice uomo messo in discussione fra i tavoli dei bar. Partiamo proprio da lui non solo per l’importanza del ruolo, ma perché in ogni società le responsabilità sono gerarchiche e dunque in primis proprio del presidente. Il problema riscontrato negli ultimi mesi è il fatto che il numero uno del club non abbia la reale cognizione di ciò che accade, delle conseguenze e degli scenari futuribili, il che è frutto sia della classica gestione all’americana (in questo caso Australiana) con totale responsabilizzazione dell’Amministratore Delegato, sia di un’assenza evidente.
Andando con ordine il 2024 ha dimostrato delle incongruenze evidenti da parte del proprietario del club. La prima riguarda gli investimenti. Nel mercato avviato sotto la gestione Lucarelli, la proprietà ha speso in maniera smisurata, elargendo un extra budget rispetto a quanto programmato a giugno. Nell’estate successiva, però, c’è stato il ridimensionamento con una disponibilità prima assicurata e poi legata solo alle partenze dei giocatori in esubero. In mezzo forse la cosa più grave di tutte e cioè l’umiliazione causata dalla mancata fideiussione con l’impossibilità di schierare i nuovi acquisti. Tutto ciò ha generato confusione, instabilità e insicurezza.
Sostanzialmente il 2024 ha minato la credibilità delle parole di Rosario Pelligra, e di conseguenza incrinato nettamente la fiducia della piazza. Del resto una Coppa Italia vinta non può cancellare le tante promesse non ancora concretizzatesi, ed il riferimento è diretto agli impianti e a ciò che potrebbe rimanere al Catania tra cento anni. Dal punto vista comunicativo Pelligra ha sbagliato tanto e soprattutto non si è mai fatto vivo quando le acque si sono agitate. Certamente la Pelligra Italia avrà avuto più soddisfazioni con l’investimento su Termini Imerese dove il futuro sembra abbastanza chiaro. In casa Catania il domani è incerto, il budget è stato limitato, gli sprechi non hanno dato vita a tagli nella dirigenza, non si capisce chi sia responsabile per Pelligra di tutto ciò che è avvenuto in questo anno, e dunque ancora una volta il primo responsabile per tutti questi motivi è ovviamente lui. La speranza è che quest’anno possa essere servito a qualcosa, ma solo i fatti lo dimostreranno. Attendiamo per capire cosa realmente vorrà fare con il club rossazzurro: accelerare, vivacchiare o altro?