Ghirelli a Catanista: "Serie B si metta in testa che modifiche si fanno insieme. Stop campionato..."
Il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, è intervenuto a Catanista News. Tra i temi toccati quello della possibile riforma della serie B, con l'ipotesi trapelata dopo la votazione della Lega serie B ed eventuale variazione per il prossimo campionato del numero di squadre, con la richiesta di portarle a 21.
"Non cambia niente rispetto alle promozioni della serie C - tuona Ghirelli - La serie B si deve mettere in testa che le modifiche si fanno insieme. Tra le altre cose non si capisce bene, fino a qualche settimana fa e mese fa, non vollero i ripescaggi e andarono a 19, poi volevano andare a 18, ora a 21. Poi non si capisce perché ci sarebbero 3 retrocessioni dalla B e 4 promozioni dalla C, il che vuol dire che quest'anno sarebbero 21, poi 22 e poi a 23 e poi a 24. Per fare le riforme che hanno riflessi su altre leghe si fanno insieme, altrimenti la lega B faccia quello che abbiamo fatto nel 2011-2012, noi passammo da 90 a 60 da soli, con un'autoriforma, senza colpire gli interessi delle altre leghe, e rimanemmo con stesse promozioni e retrocessioni. Non c'è un'altra strada"
Nessuno stop al campionato. "Si va verso la prosecuzione del campionato, in queste ultime giornate c'è stato anche un allentamento della situazione, senza farsi illusioni logicamente. Domenica scorsa nessuna partita rinviata, ad oggi escluso tre rinvii non ce n'è nessun altro, diciamo che sembra che nelle ultime 3 4 giornate i casi si siano allentati. Noi dobbiamo andare avanti perché nei prossimi mesi non sappiamo cosa succederà con l'incrocio con le influenze, ce lo dovranno dire poi le autorità sanitarie a cosa andiamo avanti. In questo momento si va avanti e auguriamoci il paese non si fermi. Dobbiamo ragionare come fanno le aziende e le imprese e gli altri sport, in questo momento con grandi sacrifici, con rischio serio dal punto di vista economico finanziario, per cui ci auguriamo ci siamo interventi a favore dei club, si va avanti"
Situazione Catania: "Va dato atto a coloro i quali in una situazione seria e drammatica come quella dei mesi scorsi del Catania, sono riusciti a mantenere la barca in linea di galleggiamento, questo è un fatto positivo per il Catania e i suoi tifosi e per il calcio italiano, non era scontato. Secondo elemento: in rapporto alla compagine societaria, questo va chiesto ai protagonisti, è una società privata, che decide dal punto di vista delle leggi e delle normative civilistiche come aprire o non aprire il proprio capitale. Posso semplicemente dire che chiaro che se il Catania dovesse trovare dei soci che possano rafforzare la compagine, io non potrei che esserne felice. Io rimango neutrale da questo punto di vista. Io posso solo dire che questa società del Catania è uscita da una situazione non facile, se si rafforza e come si rafforza è un problema della società, se trova dei soci che danno più forza va bene per il Catania e il calcio italiano"
Sostenibilità dei club di serie C: "In quanto alle iscrizioni, che sono la cartina di tornasole, noi eravamo 60, i problemi sono nati all'indomani delle iscrizioni, nei cambi di proprietà che non hanno funzionato, vedi Trapani. Sostenibilità è il problema principale della serie c, i club stanno facendo sacrifici enormi, non hanno risorse da botteghino e abbonamenti, hanno costi per i protocolli sanitari notevoli, hanno difficoltà con gli sponsor, con i nuovi e quelli che avevano già, noi abbiamo bisogno di normative sul piano fiscale che allunghino i pagamenti, ma non di 1 mese o due,, ma che vadano molto più avanti. Poi abbiamo bisogno di un intervento che risolva una parte dei costi dei tamponi ecc e terzo abbiamo bisogno di liquidità, accedendo magari al credito, come fanno le piccole medie imprese e poi abbiamo bisogno che il governo, visto ritardo sul credito d'imposta, lo allunghi dal punto di vista dei tempi per renderlo efficace. Senza tutto questo da gennaio società inizieranno ad avere seri problemi"